venerdì, 22 Novembre 2024
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Complesso Santa Maria Novella, la nuova vita tra musei e case

Come cambia il grande edificio storico. Un archivio fotografico, un museo della lingua, social housing e una piazza-giardino. Le prime aperture a gennaio

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Il nuovo complesso di Santa Maria Novella può diventare un punto di riferimento per tutta Firenze, visto che l’area è enorme (30mila mq) e visto il massiccio investimento deciso per questi spazi dal Comune: 37 milioni di euro, anche se le risorse sono in buona parte da trovare. Nelle ambizioni del sindaco Dario Nardella diventerà il secondo polo museale della città, con circa 2 milioni di visitatori l’anno: ci saranno case per studenti e giovani coppie, una biblioteca, una piazza giardino.

Complesso Santa Maria Novella: il progetto per i musei

Tra le caratteristiche del complesso di Santa Maria Novella il fatto che all’interno troverà spazio anche il museo di fotografia Alinari che si sdoppia: a Firenze per l’archivio della città, a Montecatini per il resto della Toscana. La Regione investirà circa 5 milioni nel nuovo progetto del museo Alinari. Sarà ampliato il Museo Galileo con il Galileo Lab che avrà spazi espositivi in più. E naturalmente nell’area c’è anche il Museo nazionale della lingua italiana, il Mundi, che aprirà ad inizio 2024. Sarà ampliato il museo civico di Santa Maria Novella. Previsti anche nuovi spazi culturali per a Farmacia Santa Maria Novella.

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Il social housing

Dentro al complesso di Santa Maria Novella ci saranno 4mila mq di housing sociale: in totale si tratta di 55 appartamenti di cui 37 per studenti. Gli altri saranno destinati per giovani coppie e questo è un punto importante per il Comune che da un lato vuole riportare la residenza in centro e dall’altro vuole cercare di aiutare gli studenti in difficoltà a causa del caro affitti. Secondo quanto dichiarato da Nardella, i cantieri per gli alloggi che si affacceranno su via della Scala inizieranno tra febbraio e marzo, successivamente quelli per la caffetteria, la nuova biblioteca del quartiere, le sale per l’accoglienza turistica. Entro 2025 si prevede di concludere il Galileo Lab e l’archivio Alinari.

Spiega poi il sindaco: “Abbiamo voluto che Santa Maria Novella non fosse solo un polo turistico ma anche sociale: è un modo per tentare di preservare la residenza nel centro”. “A Firenze, all’interno del complesso di Santa Maria Novella, sarà esposta la metà del materiale totale degli Alinari e l’altra metà, il cui materiale copre immagini di tutta Italia, andrà all’Excelsior di Montecatini”.

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