Rossi ha chiesto “che al Maggio sia attribuito quel riconoscimento di Istituzione di prioritario interesse nazionale che potrà assicurare alla Fondazione autonomia, crescita e sviluppo, anche sul piano degli interventi organizzativi, che esso merita, non in competizione con altre prestigiose Istituzioni nazionali, ma al pari di esse”.
“In merito al decreto legge di riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche – prosegue il presidente – credo che il rilievo, il sostegno e le valutazioni che tutta la stampa nazionale ha espresso rispetto al Maggio Musicale Fiorentino siano la dimostrazione che una non corretta valutazione della qualità artistica, della storia e dei costanti sforzi per avviare una azione concreta per una normalizzazione degli istituti contrattuali penalizzerebbe non solo e non tanto la Toscana e la città di Firenze, quanto il prestigio, la qualità e la rilevanza dell’intero sistema nazionale ed internazionale che si alimentano e contano sul Maggio musicale Fiorentino”.