Alle 10 di stamani erano 600, i metri cubi di carburante pompati dal relitto della Concordia, arenata dal 13 gennaio sulla secca della Gabbianara all’Isola del Giglio. Questa notizia è stata appresa in tempo reale dai consiglieri della commissione territorio e ambiente in sopralluogo al Giglio questa mattina.
IL SOPRALLUOGO. “Abbiamo acquisito informazioni rassicuranti sulle operazioni di defueling, sul rischio inquinamento, sul recupero rifiuti, sulla stabilità della nave e sul piano di rimozione del relitto”. Con queste parole il presidente della commissione regionale Territorio e ambiente Vincenzo Ceccarelli (Pd) è intervenuto in conferenza stampa a Giglio Porto, dove la commissione si è recata per rendersi conto della situazione dei lavori. I consiglieri regionali, accompagnati dal sindaco Sergio Ortelli e dall’ingegner Marcello Mossa Verre dell’Arpat, da Andrea Poggi, direttore tecnico, hanno effettuato una visita all’area operativa, al centro di comando delle operazioni e nei pressi del pontone dove si stanno svolgendo le operazioni di defueling.
LA RMOZIONE DEL RELITTO. Adesso l’obbiettivo principale è quello di rimuovere il relitto dagli scogli del Giglio, ha dichiarato inoltre Ceccarelli. Per la rimozione è importante che la Costa tenga di conto sia l’impatto ambientale che potrebbe avere sia le conseguenze sulle dinamiche socioeconomiche dell’isola. E la soluzione che ad oggi sembra la migliore, è quella del ”rigalleggiamento” della nave, che sembra anche la più rispettosa nei confronti dei dispersi.
IL SOSTEGNO DELLA REGIONE. Erano presenti al sopralluogo anche Giovanni Ardelio Pellegrinotti (Pd), Monica Sgherri (Fed.Sinistra-Verdi), Paolo Marcheschi (Pdl) e Marta Gazzarri (Idv). Tutta la commissione ha espresso la disponibilità a dare sostegno alle operazioni, affinché si possa fare bene e fare presto, “per garantire – ha detto il vicepresidente Andrea Agresti (Pdl) – il pieno svolgimento della stagione turistica ad un’isola che vive di turismo e la cui economia è legata al mare.” Agresti ha espresso l’intenzione di proporre all’intero Consiglio regionale l’assegnazione del Gonfalone d’argento alla popolazione dell’isola “perché i gigliesi si sono attivati subito e con il cuore”. Presenti in audizione anche la Protezione Civile Nazionale, la Capitaneria di Porto, il presidente del Parco dell’Arcipelago, Angelo Banfi, Sandro Moretti e Riccardo Fanti del Dipartimento di Scienze della Terra, centro di competenza del Dipartimento della Protezione Civile.
L’IMPEGNO. Il sindaco Sergio Ortelli ha ribadito che “il sistema tutto ha funzionato nonostante la situazione anomala di emergenza e la mancanza di protocolli. Abbiamo salvato 4200 persone”. Mentre l’ingegner Ennio Aquilino dei Vigili del Fuoco, direttore tecnico del soccorso ha parlato dello “sforzo imponente effettuato e del risultato portato a casa, senza infortuni. Questo – ha affermato – testimonia la qualità degli ufficiali che hanno gestito le immersioni”.
IL MONITORAGGIO. Mossa Verre ha descritto alla commissione il piano di monitoraggio che si svolge in prelievi di acqua sul campo e testi di tossicità per controllare la presenza di idrocarburi, solventi o tensioattivi. Inoltre viene verificato se l’impatto provocherà danni a lungo termine attraverso l’analisi dei sedimenti, delle alghe e del pescato. “Finora – rassicura Mossa Verre – non ci sono stati allarmi particolari”.