Concorsi, questi sconosciuti. Sono state 230 le procedure di incarico per le opere pubbliche registrate in Toscana nel 2010. Solo il 3,4% di queste si è svolta con un bando di progettazione o di idee: solamente un’opera pubblica su quaranta, in pratica, è stata affidata attraverso un concorso.
IL CONVEGNO. Il dato è stato presentato questa mattina al convegno “Presente e futuro dei concorsi di progettazione”, organizzato dalla Commissione concorsi dell’Ordine degli Architetti di Firenze nel capoluogo toscano. “La Toscana vanta inoltre una tradizione di concorsi iniziati e abbandonati. Dal 2006 ad oggi ne sono stati avviati 56, di questi ben 27 sono stati sospesi per difficoltà tecniche o finanziarie dei committenti. E’ un quadro, quello regionale, che riflette il gap normativo a livello nazionale – commenta il presidente dell’Ordine, Mario Perini –. Siamo convinti che il concorso di progettazione sia lo strumento che garantisce la massima qualità architettonica, il maggior ritorno economico dell’investimento, il controllo dei costi e la partecipazione alla realizzazione delle opere pubbliche. Serve dunque intervenire con una legge che istituisca l’obbligatorietà dei concorsi per gli affidamenti delle opere pubbliche. Il concorso diventi una buona pratica ordinaria”.
REGIONE. Un segnale in questo senso lo ha dato intanto la Regione Toscana, come ha spiegato l’assessore regionale al governo del territorio, Anna Marson, intervenuta al convegno fiorentino. “Il concorso di progettazione può concorrere a promuovere una maggiore qualità, trasparenza e confronto pubblico in merito agli interventi di trasformazione – afferma l’assessore Marson – . La Toscana ha avviato una prima sperimentazione in tale senso con la legge regionale 40/2011, introducendo il concorso di progettazione nelle procedure di rigenerazione urbana”. In tale direzione si muove inoltre la proposta di legge di iniziativa popolare “Per la qualità dell’architettura”, promossa dal Sole 24 ore e abbracciata, tra gli altri, da Renzo Piano. La proposta di legge, condivisa da un gruppo bipartisan di 160 parlamentari, attende adesso di passare al vaglio della Commissione Lavori Pubblici della Camera.
GLI STADI DEGLI ALTRI. Presente al convegno anche Aymeric Zublena, progettista del più grande stadio francese, lo Stade de France St. Denis. “In Francia, la legge dell’Architettura ha reso obbligatori i concorsi per la realizzazione delle opere pubbliche nel lontano ’76. I concorsi garantiscono uno sviluppo urbanistico condiviso delle città e rappresentano una fondamentale opportunità di lavoro per i giovani architetti”, è il suo commento