Primo confronto tra i candidati sindaco alle elezioni comunali di Firenze 2019. Alla Certosa di Firenze i nove candidati si ritrovano sullo stesso palco per il primo (e non è da escludere che sia anche l’ultimo con tutti gli aspiranti sindaci presenti) confronto diretto della campagna elettorale.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione SaveTheCity in collaborazione con Lady Radio che trasmette l’appuntamento in diretta radio e tv. Gli aggiornamenti in diretta.
Elezioni Firenze, il confronto tra candidati sindaco in diretta
Nona domanda. Sgomberi: CPA e campo rom. Cosa farete?
De Blasi: occupazioni abusive non possono essere tollerate. Il problema è che a ogni sgombero consegue una nuova occupazione abusiva. Legalità prima di tutto.
Lasso: andrei al CPA a dire che attività hanno valore sociale e avvierei percorso di regolarizzazione. Gli sgomberi sono legittimi se non c’è alternativa.
Giacomelli: CPA spazio aggregazione politica, culturale e sociale, contrari allo sgombero. Contrari alla forma dei campi rom che sono ghetti. Offrire alternative per cittadini di etnia rom che possa concedere stessi diritti
Valleri: il campo rom va tolto senza se e senza ma. Il CPA è una comunità inserita in un’altra comunità. Nel rione ci deve essere dialogo per risolvere.
Nardella: fatto 47 sgomberi senza ricorrere alla forza ma rimettendo la legalità al centro. CPA dovranno decidere forze dell’ordine. Sul Poderaccio, completato lo sgombero entro l’anno
Bocci: Poderaccio problema che esiste dal 1999, non è colpa di Salvini. Se ci sono problemi la colpa non è sempre degli altri.
Watte: contro ogni forma di occupaizone abusiva, ma prima di dare vita a sgomberi bisogna trovare alternative. Ad ora alternative vere non ci sono. Servono programmi seri per non mettere persone per la strada.
Di Giulio: chi è presente nel campo rom deve essere immediatamente espulso dal territorio nazionale
Bundu: il CPA fa cultura, chiederei piuttosto lo sgombero di centri antidemocratici come CasaPound. Sgomberare campi rom ma dando risposte ad abitanti.
Ottava domanda. Sicurezza: quali azioni?
Bundu: non vogliamo cavalcare l’aumentare della percezione di insicurezza. Contrari alle zone rosse, anticostituzionali. Contrari a spostare la microcriminalità dal centro alla periferia. Vogliamo parlare di lavoro, precariato. C’è bisogno di questa sicurezza, di trasporti, di sanità, di lotta contro violenza di genere. Non parliamo alla pancia delle persone.
De Blasi: Firenze non è città sicura, aggressioni all’ordine del giorno. Finora solo iniziative scomposte per mettere una pezza. Iniziative culturali per far rivivere periferie.
Lasso: una città più vissuta è una città più sicura. Investire in luoghi di socializzazione è investire in sicurezza. Seria lotta alla marginalità. Occuparsi dei detenuti e del sistema carcerario italiano.
Giacomelli: la prima sicurezza è quella sociale. Si deve intervenire sulle cause del disagio sociale. Il primo degrado è essere capitale italiana degli sfratti. Essere una città che vede ogni giorno lievitare il prezzo degli affitti.
Valleri: i quartieri dormitorio non sono sicuri di notte, i quartieri impiegatizi non sono sicuri di giorno. Serve inversione mentalità, devono tornare i residenti. Sono i cittadini che vivono il rione di giorno e di notte e creano la prima rete di sicurezza.
Nardella: la sicurezza è un diritto fondamentale, non una bandiera di destra o sinistra. Lo stato deve prendersi cura della sicurezza. La Lega punta al riarmo e alla giustizia fai da te. Noi abbiamo puntato sulla cultura, è partita da noi l’idea di reintrodurre l’educazione civica. Controllo del territorio: abbiamo assunto 100 vigili urbani, arriveremo a 200. Un agente a 10 minuti da ogni cittadino. Centri per la legalità in tutti i quartieri per commercianti, cittadini, forze dell’ordine. Arriveremo a mille telecamere.
Bocci: la legge dice che il sindaco è garante della sicurezza. Questa città è città dove si può tranquillamente circolare? C’era bisogno di aspettare due mesi dalle elezioni per assumere 100 vigili? Decoro: ci sono stabili anche di proprietà del Comune abbandonati. Sant’Orsola è un esempio.
Watte: chi dice che Firenze è città sicura si nasconde dietro un dito. La sicurezza è un valore assoluto che ogni cittadino deve avere. Controllo del territorio H24 delle forze dell’ordine e della polizia municipale, sempre. Oggi esistono zone fuori dalla legalità: stazione, Cascine.
Di Giulio: Firenze quarta città d’Italia per reati. Rimettere al centro il presidio del territorio. Abbiamo grande piano di sicurezza partecipato, un coordinamento permanente con personale nelle zone critiche. Più fondi alla sicurezza, cosa che l’amministrazione non ha mai fatto. I cittadini non hanno bisogno di ufficio reclami, ma di presidio del territorio. Presidio fisso anche sui mezzi pubblici. Espulsione stranieri irregolari.
Settima domanda. Un progetto per le periferie
Di Giulio: Lavoriamo quotidianamente nelle periferie abbandonate dalle amministrazioni. Apertura di sportelli sociali in ogni rione a disposizione per i problemi dei cittadini
Bundu: vogliamo città policentrica. Dobbiamo portare il bello anche nelle periferie, smettere di pensare che siano diverse dal centro
De Blasi: decentrare il turismo nelle periferie, con iniziative culturali e installazioni di opere d’arte.
Lasso: Concerto del Maggio ogni anno a Le Piagge. Far rispettare gli accordi per tutela ambientale delle periferie.
Giacomelli: rimettere al cnetro la lotta di chi le periferie le abita: accesso alla cultura, trasporti, lotta per il diritto della casa per tutti. Basta alla guerra tra poveri.
Valleri: ricostruire una comunità rionale con centro civico, presidio sanitario, biblioteca, polizia municipale.
Nardella: parlo di Quartieri. Abbiamo portato illuminazione led, telecamere sorveglianza, linea 4 sarà una svolta per Le Piagge.
Bocci: va rivista via Pistoiese, sempre intasata.
Watte. valorizzare periferie. Piagge sono domritaori, riportare cittadini e bambini con eventi sportivi e culturali, centri formazione e lavoro. Far rivivere le periferie.
Sesta domanda: turismo e alloggi privati
Watte: servono limitazioni su affitti di stesso proprietario, presenza di B&B all’interno dello stesso condominio. Bisogna dare delle regole.
Di Giulio: introdurre numero chiuso per locazioni brevi. Riportare la gente in centro, agendo sulle imposte comunali. Operare per l’edilizia sociale anche nel centro storico attraverso la formula del mutuo sociale.
Bundu: turismo deve essere regolamentato. Vogliamo più viaggiatori e meno consumatori, tetto a grandi società di affitti privati e stop alla svendita del patrimonio pubblico. Dobbiamo riportare i fiorentini ad abitare il centro. No al profitto a scapito della cittadinanza.
De Blasi: serve inversione di tendenza. Ho incontrato i comitati che sono molto preoccupati. Le botteghe chiudono in favore di centri commerciali della piccola e media distribuzione e flussi turistici sono incontrollati. Ci vuole controllo, educazione al turismo e vigilanza sulle licenze.
Lasso: fenomeno in atto è negativo, spinge i fiorentini in periferia. Contro affitti brevi serve legge speciale per Firenze che chiederemo a gran voce. Attenzione su cambi di destinazione d’uso.
Giacomelli: servono maggiori controlli e un calmiere per i prezzi degli affitti. Prezzi affitti hanno espulso le classi lavoratrici fuori dal centro. Abbiamo l’emergenza abitativa più grave d’Italia. La casa è un diritto sociale che non può essere messo dopo la vocazione turistica.
Valleri: dev’essere il Comune a valorizzare il patrimonio per realizzare case popolari. Freno a resort di lusso, isole inaccessibili ai comuni mortali. Ora basta, la città non può essere messa in vendita.
Nardella: non si può attaccare il turismo sempre. Se viene governato è un volano per economia e lavoro. Ci vorrebbe un piano nazionale, per tutte città d’arte. Ma abbiamo fatto cose importanti: il regolamento Unesco, aiuto a negozi storici. Aprirò un tavolo con i proprietari di B&B
Bocci: uno dei problemi per cui nascono B&B è perché parcheggi in centro sono sempre più rari. Se avessimo avuto i parcheggi promessi cinque anni fa e non realizzati oggi non sarebbe la stessa situazione. Dobbiamo lavorare sui B&B irregolari.
Quinta domanda: nuovo stadio della Fiorentina
Bocci: il dato certo è che sono passati 11-12 anni e dello stadio non sappiamo niente. C’è un tavolo che dura da 12 anni e l’incapacità dell’amministrazione. A Della Valle dirò: ma tu che progetto hai per la Fiorentina? Spiega alla città cosa vuoi fare della società e poi parliamo dello stadio.
Watte: troppi paletti al nuovo stadio. Ci sono tecnologie che rendono possibile la copertura del Franchi, è la migliore soluzione.
Di Giulio: se fossi sindaco farei appello agli imprenditori fiorentini per venire a rilevare la Fiorentina, perché Della Valla ha sempre dimostrato di non essere interessato alla squadra. Stop alla realizzazione dello stadio, tifosi della Fiorentina devono essere messe al centro, parte del processo decisionale.
Bundu: ma i tifosi vogliono un nuovo stadio? Vogliono una Cittadella viola sul modello di un outlet? A Campo di Marte abbiamo uno stadio che è un capolavoro architettonico e per il quale possiamo realizzare una copertura
De Blasi: partire dal presupposto che non si possono trasferire i disagi di un quartiere in un altro quartiere. Impianti di questo tipo vanno realizzati vicini a svincoli autostradali.
Lasso: a Della Valle dirò che mancare le scadenze porta a perdere credibilità, che Firenze non ha bisogno di due stadi ma di uno solo ammodernato e che la Mercafir resta al suo posto. Abbiamo presentato un progetto per la copertura del Franchi e coinvolgere i migliori architetti del mondo a confrontarsi col genio di Nervi.
Giacomelli: nuovo stadio sarebbe solo una goccia nel mare delle attività della famiglia Della Valle. Il calcio è passione popolare, non business per miliardari. Riqualificare il Franchi a partire dai settori popolari.
Valleri: che senso avrebbe distruggere l’area Mercafir per poi dover ricostruire consumando altro suolo? Siamo per ristrutturazione del Franchi senza toccare la parte storica. Dobbiamo valorizzare anche il centro di Coverciano.
Nardella: il Comune ha fatto tutto quello che doveva fare sul piano delle procedure. Ora, cara proprietà, non ci sono alibi: questa cosa si fa o non si fa. Bocci dice no a tutto e non propone alternative. Credo si debba andare avanti, i progetti si realizzano, i cantieri si portano in fondo.
Quarta domanda: Stazione Foster, favorevoli o contrari? Cosa farne?
Nardella: favorevole. Abbiamo lavorato con il ministero per una project review che ne farò un progetto strategico e liberare binari in superficie. Abbiamo 200mila ingressi al giorno di auto a Firenze. Chi ha speso 700mila euro e ora vuole fermarsi ne dovrà rispondere.
Bocci: il problema prima ancora è l’Alta velocità. Serve realimente la Foster? NOn è stato fatto un metro di sottoatraversamento. Va rivisto fino in fondo se è possibile evitare.
Watte: Foster fu opera nata male, ma va ultimata perché non può rimanere cattedrale in mezzo alla città. Lasciare un buco è uno scempio.
Di Giulio: non si deve andare avanti con gli scavi, ma aggiungere una coppia di binari alla rete ferroviaria esistente. Vogliamo usare la Foster per realizzare una metropolitana leggera al posto della tramvia.
Bundu: sempre contrari, vediamo che con nuovi metodi di sicurezza andiamo avanti con progetti di alta velocità senza bisogno di questa opera. Vogliamo concorso internazionale per vedere come riqualificare la zona.
De Blasi: opera concepita e cantierizzata tanto tempo fa, siamo contro. Firenze ha giò una fermata dell’Alta velocità e impiegare così tante risorse per guadagnare qualche minuto nel tragitto non giustifica l’opera.
Lasso: dipende dal progetto. Se il progetto è far fermare un decimo dell’alta velocità alla Foster e nove decimi a Santa Maria Novella, non ha senso. Se tutti i treni AV fermano alla Foster il progetto torna ad avere senso.
Giacomelli: siamo contrari alla TAV e quindi siamo contrari alla Foster. I soldi dell’Ue non sono un regalo, sono i soldi dei lavoratori fiorentini. Vogliamo messa in funziona delle stazioni cittadine oggi in stato di abbandono.
Valleri: il “buco” potrebbe arrivare a costare 3-4 miliardi di euro. Le Ferrovie non sono più interessate. Vogliamo realizzare un parco, una sorta di Central Park. Una “Foresta Foster”
Terza domanda: contrari o favorevoli alla realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Peretola?
Valleri: Contrari. Toscana ha già un grande aeroporto, quello di Pisa.
Nardella: sempre stato favorevole e ho lavorato per questo. Il Governo attuale non sblocca i fondi che dovrebbero venire dall’Europa. Abbiamo tutte le autorizzazioni. Dà risposta a Brozzi, Quaracchi, Peretola.
Bocci: Sindaco, da 50 anni siete al governo di Comune, Provincia, Regione. Cosa avete fatto?
Watte: a favore, Firenze ha bisogno di un aeroporto all’altezza del suo valore internazionale. Porterà investimenti, lavoro e turisti.
Di Giulio: sempre favorevoli secondo il masterplan in discussione. Noi vogliamo però la gestione pubblica dell’infrastruttura, senza logiche di profitto di una multinazionale. Liberare in modo veloce i cieli del Quartiere 5.
Bundu: contrari, potenziare invece i collegamenti con scali di Pisa e Bologna. Portare avanti il progetto del Parco della Piana e sviluppo Polo scientifico di Sesto Fiorentino.
De Blasi: tra le zone più densamente inquinate. La pista significa incrementare l’inquinamento. Di inquinamento ci si ammala e si muore. Favorevoli a sviluppo collegamenti con Pisa e Bologna.
Lasso: se sarà sindaco scriverò immediatamente a Toninelli per comunicare che il Comune di Firenze si aggiunge ai 7 Comuni già contrari al progetto.
Giacomelli: assolutamente contrari. Quando si parla di grandi opportunità, sono ooportunità per chi? Confindustria e pochi magnati.
Seconda domanda. Infrastrutture: contrari o favorevoli alla realizzazione delle nuove linee della tramvia? Se contrari, cosa proponete?
Replica Nardella: tramvie riducono inquinamento e traffico. La progettazione senza pali negli anni Novanta non era possibile, oggi si può. Un sindaco oltre a criticare deve anche dire come si fanno le cose.
Giacomelli: siamo per il blocco immediato di ogni ampliamento. Sistema di trasporto pubblico su gomma e rotaia con azienda unica gestita da lavoratori e cittadini. SOlo dopo valuteremo ampliamenti.
Valleri: contrari a distruggere la ferrovia alla Leopolda e alle Piagge, contrari alla distruzione dei viali del Poggi. Proponiamo autobus elettrici di nuova generazione anche in centro, da subito, spendendo meno, senza sventrare.
Nardella: sono per completare, l’Italia ha troppi cantieri che si iniziano e non si finiscono. Abbiamo realizzato due linee, ne faremo altre per Sesto, Piagge, Bagno a Ripoli. Senza tagliare alberi e senza pali, con le batterie.
Bocci: domanda posta in modo non corretto. Non si può parlare di tramvia se non c’è visione complessiva su viabilità e parcheggi. Impossibile immaginare tramvia in unica linea di comunicazione tra Fortezza e viali. Tramvia nata vecchia.
Watte: bene la tramvia con un sistema integrato di bus elettrici, mobilità ciclabile. Il Comune deve monitorare tempi e costi. Servono tecnologie moderne e a basso impatto ambientale.
Di Giulio: sempre stati contrari. Linee invasive, lente, eccessivamente costose e con portata scarsa. Al loro posto una metropolitana leggera che potrebbe liberare anche le carreggiate con corsie preferenziali funzionanti. Siamo unica città che scava per interrare traffico veicolare invece che i treni.
Bundu: a favore del trasporto pubblico ma serve un piano di mobilità integrata che prenda in considerazione anche i bussini e le piste ciclabili. perplessi sulla novità che non ci saranno più i pali, ma ci sono tecnologie che vanno studiate.
De Blasi: estremamente favorevole a trasporto a impatto zero, quest’opera però è partita in modo sbagliato. Infrastruttura che ha pesato, commercio ne ha sofferto. Alternative ci sono. Un treno che attraversa la città in un contesto così popolato non è la soluzione.
Lasso: favorevoli. Vanno tenute d’occhio le criticità: snodo di Santa Maria Novella, patrimonio arboreo e artistico.
Prima domanda. Quali tasse locali abbasserete o alzerete, con quali coperture, come utilizzerete l’extra gettito?
Lasso: l’addizionale Irpef è una flat tax, la rimoduleremo in senso progresivo. 85 fiorentini su 100 pagheranno uguale o meno di prima, gli altri 15 pagheranno di più. Useremo il gettito per il trasporto pubblico. Rimoduleremo la Tari, non più in base ai metri quadri ma in base ai rifiuti che si producono.
Giacomelli: aumento della tassazione colpisce lavoratori e classi popolari. Porponiamo una forte progressività a vantaggio di coloro che hanno subito gli effetti della crisi, i lavoratori. Abolire Irpef per redditi inferiori a 30mila euro, aumentarla per redditi alti. Tari: aumento della raccolta differenziata e rimodulazione tariffe.
Valleri: non abbasseremo le tasse, abbiamo bisogno di tutte le risorse per realizzare la “rivoluzione rionale”. Le persone avranno il Comune talmente vicino da poterlo raggiungere a piedi. Contro il centralismo non staremo zitti. Toglieremo la Cosap alle attività in periferia per mettere al centro la socialità nelle periferie.
Nardella: Ci sono due aliquote Irpef e il sindaco non la può azzerare perché statale. I dati dicono che Firenze è il capoluogo con le tariffe più basse. Chi produce più rifiuti pagherà di più, sarà aiutato chi aiuta la raccolta differenziata. Incentivi: aiuteremo chi nasce o viene adottato a Firenze, i giovani che vanno a vivere in centro, l’Imu per artigiani.
Bocci: ridurre tasse fa parte del DNA del centrodestra. Dobbiamo farlo guardando al bilancio. Non possiamo aumentare l’Imu per le attività commerciali perché molte pagano già il massimo. Credo ci voglia buon senso. C’è da rivedere l’enorme introito della tassa di soggiorno.
Watte: secondo principio costituzionale, rimodulazione Irpef, tariffe asili nido e mense, controllo e valutazione della tassa per turisti, da utilizzare per il lavoro die giovani. I bonus: meglio interventi strutturali con maggiore compattezza rispetto ai bonus.
Di Giulio: prima Firenze e i fiorentini. Botteghe, artigiani, manifattura, ambulanti al centro del programma. Abbattimento netto della Tari per queste categorie e Imu al minimo di legge per i proprietari dei fondi in cui operano. Alzare la no tax area da 25 a 28mila euro. Rimodulare sistema imposta di soggiorno con imposta sul turismo giornaliero.
Bundu: ho firmato il protocollo rifiuti zero. Tariffazione puntuale sugli scarti che vengono prodotti, premiare chi ne produce di meno. L’addizionale Irpef sopra ai 25mila euro va trasformata in progressiva e non flat. Proventi verrano reimmessi in servizi: trasporto pubblico e asili nido.
De Blasi: contributi proporzionali al reddito. Tari deve premiare cittadini virtuosi in funzione degli scarti domestici e industriali. Andrebbe rivista la tassa di soggiorno. Bonus: vantaggi per giovani coppie e iscrizioni asili nido.
Sono 13 le domande ai candidati preparate da SaveTheCity che organizza l’evento.
Candidati tutti sul palco, tempo di una breve presentazione di ciascuno e si comincia. Conduce Andrea Vignolini di Lady Radio.
Il risultato del sorteggio. I candidati siederanno, da sinistra verso destra per chi guarda il palco, in quest’ordine: Lasso, Giacomelli, Valleri, Nardella, Bocci, Watte, Di Giulio, Bundu, De Blasi.
Il confronto inizierà alle 19.
Tutti i candidati sono arrivati alla Certosa. Prima dell’inizio ci sarà un sorteggio pubblico per l’assegnazione delle sedie.