Due mesi di prezzi bloccati nei supermercati Coop, per tutelare il potere di acquisto delle famiglie e la spesa alimentare di soci e clienti durante l’emergenza coronavirus. È quanto hanno deciso le varie cooperative di consumo di tutta Italia, accomunate dall’insegna Coop. In particolare resteranno fermi fino al termine del mese di maggio i prezzi dei prodotti industriali a marchio Coop e quelli di tutte le altre marche.
“In una fase di emergenza Coop si impegna ad agire sia a monte, verso i fornitori, che a valle, verso i consumatori, per garantire la stabilità dei prezzi e delle remunerazioni dei diversi attori della filiera e per il contrasto ad ogni logica speculativa”, si legge in una nota ufficiale.
I prezzi nei supermercati Coop
Alcune filiere nazionali hanno infatti già subito i contraccolpi dell’emergenza sanitaria per il Covid-19: per quanto riguarda il latte, ad esempio, si registra un eccesso di produzione.
“Insieme ai nostri fornitori garantiremo agli allevatori che forniscono latte fresco il prezzo precedentemente pattuito – ha assicurato l’amministratore delegato di Coop Italia Maura Latini – Più in generale ci muoveremo per i nostri prodotti Coop in maniera tale che sia garantito a ogni anello della filiera produttiva del nostro Paese la giusta remunerazione. Mai come ora il nostro primario impegno è proteggere le famiglie e il tessuto produttivo italiano”.
Coop in Toscana: spesa fresca e bloccata per Unicoop Firenze
All’iniziativa annunciata a livello nazionale, in Toscana si affianca quella di Unicoop Firenze, cooperativa di consumo che conta oltre un milione di soci e più di 100 punti vendita in 7 province. Oltre ai prodotti confezionati industriali, nei negozi Coop.fi il blocco dei prezzi riguarda fino al 31 maggio l’intero assortimento: dai freschi e freschissimi come latte, uova, salumi e latticini, fino a carne pesce, frutta e verdura.
Per quanto riguarda gli orari e i giorni di apertura, sempre Unicoop Firenze ha deciso di tenere chiusi i propri negozi Coop.fi la domenica fino al termine di marzo e, negli altri giorni della settimana, di anticipare alle ore 20.00 la fine del servizio.