”Un taglio catastrofico”, non usa mezzi termini il presidente della Regione Enrico Rossi per descrivere la situazione dei conti della Toscana, dopo che il governo ha chiuso il rubinetto diminuendo drasticamente i trasferimento agli enti locali. ”Il rischio è che a giugno si fermino treni e trasporto locale, servizi che sono decisivi” ha denunciato il governatore.
CONTI IN TASCA. “Nel 2011 abbiamo avuto un taglio di 360 milioni. Per l’anno prossimo mancano all’appello 200 milioni” ha spiegato Enrico Rossi, che oggi ha incontrato la stampa per presentare il documento preliminare alla finanziaria regionale e al bilancio esaminato dalla giunta. Dei 200 milioni tagliati nel 2012, Rossi pensa che la Regione potrà recuperarne circa 100. “Altri cento – ha aggiunto Rossi – devono arrivare dal Governo” o altrimenti si rischia lo stop del servizio regionale ferroviario e del trasporto pubblico locale su gomma.
OPERAZIONE SALVA DENARI, MA NO TAX. Per racimolare qualche denaro in più, la Regione ha annunciato interventi di razionalizzazione e contenimento della spesa, tra cui la riduzione del personale e tagli ai costi della politica. Si conta di recuperare la metà dei fondi che mancano all’appello anche tramite la lotta all’evasione (circa 50-60 milioni), ma non attraverso nuovi balzelli, almeno per ora. “Al momento non pensiamo di mettere nessuna tassa – ha detto Rossi – è il governo che ci deve mettere quei 100 milioni perché il trasporto pubblico rischia altrimenti di fermarsi”.