venerdì, 19 Aprile 2024
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Dal 1° gennaio al via le nuove norme per la raccolta dei funghi

Sono state varate alcune novità importanti per coloro che vanno abitualmente a cercare e a raccogliere funghi nella nostra regione. Il Consiglio toscano ha approvato all'unanimità alcune modifiche alla precedente legge del 1999 che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2011.

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Sono state varate alcune novità importanti per coloro che vanno abitualmente a cercare e a raccogliere funghi nella nostra regione. Il Consiglio toscano ha approvato all’unanimità alcune modifiche alla precedente legge del 1999 che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2011.

ROSSETTI. E’ stato il presidente della Commissione Agricoltura, Loris Rossetti (Pd), ad illustrare in aula le novità più importanti che riguardano non solo le autorizzazioni, ma anche i limiti di raccolta giornaliera.

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AUTORIZZAZIONI. Per quanto riguarda il primo punto, non sarà più compito dei Comuni rilasciare l’autorizzazione, ma della stessa Regione Toscana; il permesso per la raccolta dei funghi potrà essere ottenuto con il versamento di un importo su un unico conto corrente specifico intestato all’amministrazione regionale.

COSTI. I residenti della Regione Toscana dovranno versare 13 euro per sei mesi oppure 25 euro per dodici mesi, mentre per coloro che risiedono nei territori montani tali importi sono ridotti della metà. Diversa la questione, invece, per i non residenti che dovranno pagare 15 euro per un giorno e 40 euro per sette giorni consecutivi.

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LIMITI DI RACCOLTA. Per quanto riguarda il secondo punto, cioè il limite di raccolta giornaliero, la legge è chiara nel dire che questo è fissato a tre chilogrammi per persona, con l’esclusione di coloro che sono residenti nei territori montani e che fanno la raccolta per il proprio comune, per i quali è previsto un limite di dieci chilogrammi.

COOPERATIVE AGROFORESTALI. Per gli imprenditori agricoli ed i soci di cooperative agroforestali che svolgono la raccolta per integrare il proprio reddito nella provincia di residenza, non sono previsti limiti e con una semplice dichiarazione alla comunità montana o alla provincia di competenza, sarà possibile andare a cercare funghi. Questi ultimi possono chiedere deroghe ai limiti di raccolta anche nelle province diverse da quelle di residenza.

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DIVIETI. Province e comunità montane rilasceranno invece le autorizzazioni per la raccolta a fini economici in aree riservate e per la raccolta a pagamento; questi due enti possono anche prevedere divieti di raccolta per un massimo di due giorni a settimana per motivi di tutela ambientale.

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