sabato, 27 Aprile 2024
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Dalla Toscana la soluzione al mistero delle api scomparse

C'è un'inversione di tendenza nella moria delle api, che ha messo sull'attenti Parlamento, Commissione europea e Governo italiano. Dalla Toscana arrivano i primi dati rassicuranti, dopo la sospensione dell'uso di fitofarmaci neonicotinoidi.

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La scomparsa delle api, note come sentinelle ambientali, ha colpito tutti e cinque i continenti, facendo segnare un calo del 50-80% della popolazione delle arnie.

IL PROGETTO APENET. Un mistero, segnalato attorno al 2006 e denominato “Colony Collapse Disorder” (‘Moria e spopolamento degli alveari’ in sigla CCD), che ha occupato anche la stampa internazionale, nazionale scientifica e tecnica. Da qui il progetto “Apenet”, in collaborazione con le Regioni: un sistema di monitoraggio delle api nelle zone agricole.

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La Toscana ha dato, su questo fronte, l’impegno più rilevante, quadruplicando con proprie risorse il numero delle postazioni di rilevazione nelle zone agricole. Il progetto della rete di monitoraggio e studio ‘Apenet’ è biennale e adesso i tecnici stanno elaborano i risultati del 2009, con le quattro rilevazioni stagionali.

2009 IN RIPRESA. I dati del 1° semestre 2009 non segnalano eventi straordinari di morie e spopolamenti, come in passato. “Probabilmente ci stiamo avvicinando alla verità sul mistero della CCD – ha dichiarato Aldo Manetti, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Toscana -, ma stiamo anche capendo come sia ormai fragile l’equilibrio della principale sentinella ambientale per definizione com’è l’ape, sottoposta anch’essa ai processi di globalizzazione”.

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“Dall’osservazione dei moduli di ‘Apenet’ installati in Toscana e grazie all’aiuto dei locali apicoltori – ha detto Manetti – è chiara un’inversione di tendenza dopo anni di disperazione per l’apparire della sindrome da collasso degli alveari. C’è stata una ripresa della normale attività di impollinazione della frutta e degli ortaggi e di produzione di miele. Vedremo se la ricerca metterà in linea questo risultato con il blocco delle semine ‘conciate’ in Italia”.

UNA GIORNATA DI STUDIO A GROSSETO. Il 5 febbraio si terrà nell’Azienda Agricola Regionale di Alberese (Grosseto) una giornata di studio riservata a tecnici, esperti e rappresentanti del Ministero delle Politiche agricole e del Parlamento e della Commissione europei.

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