E’ guerra alla sosta selvaggia da parte dell’Ataf. E la battaglia contro gli autisti indisciplinati ha già dato i primi frutti: sono più di 40 le richieste di risarcimento, verbali firmati dal personale Ataf, con il supporto della Polizia municipale.
LE INFRAZIONI. “Ieri sera ho bevuto troppo e non ricordo dove ho parcheggiato la macchina”. Si è giustificato così il giovane che aveva lasciato l’auto in piazza Strozzi impedendo il passaggio dei bus Ataf. Furgoni che impediscono la svolta, auto in doppia fila o parcheggiate negli spazi di fermata riservate ai mezzi pubblici: l’elenco delle infrazioni che causano ad Ataf ritardi e deviazioni di percorso è lungo e fa registrare oltre 40 verbali stilati dall’inizio dei pattugliamenti con i vigili (a metà settembre) fino ad oggi, dei quali una decina con rimozione forzata dei veicoli. Per tutti è scattata la richiesta di risarcimento danni (pari a circa 200 euro) per interruzione di pubblico servizio.
I CONTROLLI. Gli addetti Ataf al controllo della regolarità e i vigili presidiano insieme i punti caldi per la viabilità cittadina (Stazione, Indipendenza e San Marco tra i principali) e intervengono se necessario per far scorrere il traffico, oltre a controllare eventuali violazioni delle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici ed a multare le auto in divieto di sosta. Nel caso in cui i mezzi siano parcheggiati in modo tale da impedire il passaggio dei bus, scatta la richiesta di risarcimento per il servizio perso. Spesso, infatti, i bus accumulano ritardi a causa della sosta selvaggia oppure sono costretti ad improvvisate deviazioni con elevati disagi per i passeggeri in attesa alle fermate durante il percorso.
RISULTATI. Intrapresa la strada, Ataf proseguirà sulla via dei risarcimenti. “La presenza più massiccia del nostro personale lungo le strade e la collaborazione con la Polizia municipale stanno dando ottimi risultati”, commenta il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi.