sabato, 14 Dicembre 2024
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Donne e pensionati al lavoro. In nero. Evade 1,6 milioni in 4 anni

Conduceva diverse attività in tutta la provincia fiorentina, dalla distribuzione di cibo alle mense scolastiche all’inscatolamento di sigarette e fiammiferi fino alla rivendita. E in tutte queste attività impiegava personale in nero o irregolare. Dal 2005 al 2009 un autotrasportatore ha evaso oltre 1,6 milioni di euro.

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Quattro anni di attività e oltre 1,6 milioni di euro evasi. Ci sono volute approfondite indagini finanziarie per smascherare un autotrasportatore fiorentino, da anni impegnato in diverse attività contemporaneamente, dal rifornimento di mense scolastiche all’inscatolamento di beni del Monopolio di Stato con successiva rivendita alle tabaccherie.

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16 CONTI CORRENTI. Le ricerche hanno ricondotto le fiamme gialle di Castelfiorentino a 16 conti correnti, depositi amministrati e richieste di finanziamenti, accesi dal soggetto, presso 6 istituti di credito della zona.

DAGLI ANNI ’90 A OGGI. I successivi riscontri presso i vari fornitori e clienti hanno evidenziato che l’imprenditore svolgeva, sin dalla fine degli anni novanta, varie attività contemporaneamente. E in tutte queste attività è stato impiegato personale in nero o irregolare.

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2/3 ANNI DI “PROVA”. Il personale era essenzialmente costituito da 4 donne, impiegate completamente in nero per i primi 2/3 anni di attività e poi assunte con un contratto part-time che tuttavia veniva “arricchito” con ore di straordinario in nero pagato in contanti.

LA MATTINA CUOCHE, LA SERA OPERAIE. La mattina le lavoratrici preparavano i pasti per le scuole e andavano a consegnarli e sporzionarli sul posto. Il pomeriggio si recavano in un capannone dove inscatolavano sigarette e fiammiferi o assemblavano pannelli isolanti per conto di una società del senese.

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PENSIONATI COME AUTISTI. Per alcuni anni alla guida dei veicoli della ditta sono stati impiegati anche due pensionati, di 72 e 71 anni, che provvedevano al trasporto delle merci o, nei periodi di maggior lavoro, all’assemblaggio dei pannelli isolanti. I pensionati, impiegati per circa 3 o 4 ore al giorno, riscuotevano circa 6,50 euro all’ora oppure “una tantum” di 50 per viaggio, riuscendo in un mese di lavoro ad arrotondare la pensione con ulteriori circa 900 euro.

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