La mascherina obbligatoria ormai non è più prevista in gran parte dei luoghi e delle situazioni quotidiane, dopo la fine dell’emergenza Covid, ma ci sono posti dove serve ancora? Con la situazione dei contagi ormai largamente sotto controllo, le regole sono state progressivamente allentate. Restano però delle accortezze soprattutto in quegli spazi dove sono presenti persone fragili. Dall’ospedale al treno, dagli studi medici all’areo, dalle strutture sanitarie ai mezzi pubblici, facciamo il punto su dove è ancora in vigore l’obbligo di mascherina in questo 2023.
Mascherina obbligatoria in ospedale e strutture sanitarie: cosa cambia dal 1° maggio 2023
La nuova circolare del Ministro della Salute Orazio Schillaci del 28 aprile ha ritoccato le regole sulla mascherina obbligatoria in ospedale, negli studi medici e nelle strutture sanitarie, norme in vigore fino al 31 dicembre 2023. In particolare le mascherine (siano esse chirurgiche o Ffp2) devono essere indossate da lavoratori, pazienti e visitatori:
- nei reparti di ospedali e nelle strutture sanitarie che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura;
- strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti;
- in base alle decisioni delle singole aziende sanitarie, la mascherina può essere resa obbligatoria anche in sale di attesa e in altri reparti per tutti coloro che presentano sintomi respiratori;
- negli ambulatori e studi medici, la decisione sul rendere obbligatoria la mascherina dipende dagli stessi medici delle strutture.
La disposizione sull’obbligo di mascherina riguarda visitatori, lavoratori, pazienti, ma non i bambini sotto i 6 anni o chi per patologia non può indossare questi dispositivi di protezione delle vie aeree o ancora quelle persone che devono comunicare con soggetti diversamente abili in un modo che rende impossibile l’utilizzo del dispositivo (ad esempio per comunicare con persone sorde).
Per quanto riguarda il tampone anti-Covid per l’accesso ai pronto soccorso sono le stesse aziende sanitarie a decidere le regole. Infine non serve più il green pass per accedere agli ospedali come visitatori o accompagnatori, perché questa misura non è stata prorogata nel 2023. Qui il testo dell’ordinanza del Ministro della Salute.
Mascherina in treno, autobus, aereo e sui mezzi pubblici: dove è ancora obbligatoria nel 2023?
La mascherina non serve in areo, in treno, in autobus, in nave e sui mezzi pubblici: la normativa non prevede più l’obbligo di indossarla né per i passeggeri, né per i lavoratori. Si può viaggiare quindi “a volto scoperto”, senza più restrizioni. Ovviamente, i cittadini sono liberi di indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree se ne sentono la necessità. Nel caso di autobus e treni affollati, come in presenza di assembramenti nei luoghi pubblici, la raccomandazione degli esperti è quella di mettere la mascherina, soprattutto nel caso di soggetti fragili.
In Italia, anche in questo 2023, non è più previsto l’obbligo di mascherina Ffp2 a bordo dell’aereo: non serve nel caso dei collegamenti nazionali, mentre per i voli internazionali e intercontinentali entrano in gioco le norme anti-Covid del Paese di destinazione. Al momento la stragrande maggioranza degli Stati non prevede più la mascherina a bordo degli aerei, mentre in alcuni è obbligatoria sui mezzi pubblici locali (ad esempio per muoversi a Cipro e in Germania). Per avere informazioni aggiornate si consiglia – prima di partire – di controllare il sito Re-open Eu, per i Paesi dell’Unione Europea, e per le altre mete estere il portale Viaggiare Sicuri curato dalla Farnesina.
La quarantena e l’Ffp2
Dal 1° gennaio 2023 in Italia sono scattate le nuove regole Covid per la quarantena, che in alcuni casi prevedono l’obbligo della mascherina Ffp2. Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo può continuare a uscire, ma è previsto che indossi questo dispositivo di protezione, in luoghi chiusi o affollati, per 5 giorni dal momento del contatto. La mascherina Ffp2 è obbligatoria anche per chi, asintomatico, finisce l’isolamento dopo 5 giorni dal primo test positivo, ma senza sottoporsi al tampone di uscita: in questo caso va tenuta fino al decimo giorno dall’inizio dei sintomi o dal primo tampone positivo.