La crisi non risparmia le categorie protette. I diversamente abili inseriti nel mondo del lavoro dal Collocamento Mirato della Provincia di Firenze sono calati di anno in anno, dal 2008 ad oggi, al ritmo di 100 assunti in meno ogni 12 mesi. Ma sono le aziende stesse adesso a dire che “sì, si può fare”.
LABORATORIO SESTO. Prima in Italia, la Provincia di Firenze ha avviato la sperimentazione dell’articolo 12 bis della legge 68/99, che apre alle aziende la possibilità di ottemperare agli obblighi di assunzione di alcune quote di personale diversamente abili appaltando alcuni servizi a cooperative sociali di tipo B. La prima azienda a firmare la convenzione è stata la Ely Lilly di Sesto Fiorentino, che ha già “sistemato” tre persone, numero destinato a raddoppiare entro breve tempo.
PROSPETTIVE. Altre due aziende, sempre operanti nel campo farmaceutico, hanno già intrapreso le trattative per aderire alla sperimentazione. A cui adesso la Provincia vuole dare ampio rilievo, per coinvolgere sempre più imprenditori. Attraverso un nuovo sito internet e una serie di manifesti 6×3 appesi in tutto il territorio provinciale, con le immagini dei lavoratori “ugualmente abili”.
LAVORO MORALE. “La nostra intenzione è quella di diffondere una nuova visione morale del lavoro – afferma Elisa Simoni, assessore provinciale a lavoro, formazione e centri per l’impiego – perché la politica deve anche essere in grado di fare cultura e di imprimere una svolta alla concezione stessa del lavoro e dell’economia. In senso più etico”.