domenica, 15 Dicembre 2024
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Eaton, gli operai occupano la fabbrica. E incontrano Epifani

Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani incontrerà questo pomeriggio i lavoratori in lotta della Eaton, che ieri, dopo la decisione di licenziare entro il 15 dicembre i 304 dipendenti, hanno occupato l'area macchinari della fabbrica.

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Eaton, gli operai occupano la fabbrica, e questo pomeriggio arriva Epifani.

EPIFANI. Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani che, secondo programma, alle 16 di questo pomeriggio inaugurerà la nuova sede della Cgil di Lucca (viale Luporini -S.Anna), andrà prima alla Eaton occupata ad incontrare i lavoratori in lotta. Sarà lì intorno alle 15 – 15.30.

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LA PROTESTA. I lavoratori della Eaton, la multinazionale statunitense che produce componentistica per auto, chiusa dal 2008, hanno occupato l’area macchinari della fabbrica dopo la decisione di licenziare entro il 15 dicembre prossimo i suoi 304 dipendenti.

CANCELLI. L’area macchinari della fabbrica è stata occupata dagli operai dopo aver forzato i cancelli che da due anni impediscono l’accesso a questa area dello stabilimento

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PREFETTURA. L’azione è stata compiuta dopo che ieri mattina, durante un incontro in prefettura, i vertici dell’azienda si erano rifiutati di ritirare le lettere di licenziamento e di avviare la cassa integrazione in deroga, come chiesto dai sindacati. 

REGIONE. La Regione chiederà al ministero dello sviluppo economico una riconvocazione urgente del tavolo per la Eaton alla luce della brusca rottura della trattativa avvenuta in Prefettura, a Massa, in seguito al “no” dell’azienda alla proroga della cassa integrazione per i 304 lavoratori per i quali ha annunciato, invece, la conferma dei licenziamenti.

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ROSSI. “Di fronte a un simile atteggiamento i lavoratori non potevano non occupare”, ha commentato il presidente della Regione Enrico Rossi, che ha anche avuto parole di apprezzamento per l’operato del prefetto di Massa che ha lavorato per scongiurare le conseguenze più gravi, anche invitando l’azienda a non provocare la rottura.

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