domenica, 15 Dicembre 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaEbola, a Siena si studia...

Ebola, a Siena si studia un vaccino

Uno dei tre più promettenti verrà sviluppato nella città del Palio. Il progetto di ricerca da 3,9 milioni di euro sarà condotto dai ricercatori dell'Università di Siena e dalla Sclavo vaccines association. Studio al via a febbraio

-

- Pubblicità -

Uno dei tre vaccini giudicati più promettenti nella lotta all'Ebola verrà sviluppato a Siena. Per i prossimi tre anni la professoressa Donata Medaglini coordinerà Vsv-Ebovac, progetto di ricerca da 3,9 milioni di euro per conto dell’Università di Siena e della Sclavo vaccines association.

Sinergia tra pubblico e privato

Al centro del progetto c'è uno dei tre vaccini contro l'Ebola sui quali l'Organizzazione mondiale della sanità ripone maggior fiducia. Il progetto Vsv-Ebovac è uno dei primi otto avviati grazie al finanziamento di Innovative medicines initiative, partnership tra Unione Europea (tramite il programma Horizon 2020) e Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche, nell’ambito del programma Ebola+ che mira ad accelerare tutti gli aspetti inerenti lo sviluppo, la produzione e l’impiego di un vaccino, nonché i relativi protocolli terapeutici e diagnostici.

- Pubblicità -

Uno studio internazionale in Toscana

Si comincerà dai trial clinici già in corso in Europa e in Africa per portare avanti la fase di sviluppo del Vsv-Zebov, vaccino Ebola Zaire, che impiega come vettore il virus della stomatite vescicolare. L'analisi dettagliata della risposta immunitaria in campioni prelevati da partecipanti ai trial clinici, prima e dopo la vaccinazione, permetterà di raccogliere informazioni fondamentali per valutare l’immunogenicità del vaccino e la sua sicurezza.

Lo studio coinvolge 12 partecipanti provenienti da sette paesi europei e dagli Stati Uniti. Inizierà all’inizio di febbraio.

- Pubblicità -

“Il fatto di poter contribuire con la nostra ricerca a debellare una malattia tanto devastante quanto terribile – ha detto la professoressa Medaglini – rappresenta per noi un obiettivo di grande valore etico che dà un senso profondo al nostro lavoro di ricerca. Credo sia anche importante evidenziare la capacità di risposta rapida ed efficace espressa dalla nostra comunità scientifica di fronte a un problema sanitario di così grande portata. A Siena siamo riusciti a mettere in rete l’esperienza maturata in tanti anni in ambito vaccinologico, frutto di sinergie tra pubblico e privato”.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
spot_img
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -