Una tromba d’aria ”imprigionata” in un cilindro di plexiglas di un metro di altezza e 25 centimetri di diametro. I tecnici dell’Ibimet di Firenze, l’Istituto di Biometereologia del Cnr che nel capoluogo toscano ha la sua sede centrale, hanno realizzato un prototipo di tornado-machine.
GLI “INGREDIENTI”. Il funzionamento del dispositivo è piuttosto semplice: nel cilindro viene inserito del ghiaccio secco (ossia anidride carbonica allo stato solido) che sciogliendosi emana fumo bianco e denso. Questi vapori, grazie a una ventola posta alla sommità del tubo, creano un vortice d’aria simile per le sue caratteristiche alle strutture atmosferiche di una tromba d’aria. Il risultato è spettacolare.
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ALLA SCOPERTA DEI CICLONI. Lo scopo del “tornado fatto in casa” è puramente divulgativo. Il prototipo permette infatti di osservare, in totale sicurezza e senza essere testimoni di fenomeni atmosferici estremi, la dinamica dei vortici d’aria. Il dispositivo è stato messo a punto in occasione di “Light 2011”, l’evento organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche a Roma lo scorso 23 settembre per avvicinare il pubblico alla scienza. La tornado-machine è ora a disposizione per spiegare i segreti dei tornado agli studenti delle scuole che svolgono visite didattiche all’interno dell’Ibimet di Firenze.