Come alla fine di un’estate di siccità. E’ questa la poco rassicurante situazione in cui si trova l’invaso di Bilancino, la “riserva d’acqua” di Firenze e dintorni. A illustrare la situazione è stato l’assessore provinciale all’ambiente Renzo Crescioli.
L’ALLARME. A livello idrico – ha spiegato l’assessore – il quadro non é confortante: “La situazione oggi è indicativamente quella di un periodo di fine estate siccitosa, e la riserva nell’invaso di Bilancino si è ridotta fino a giungere agli attuali 36 milioni di metri cubi, pari quasi alla metà di quella che dovrebbe avere in questa stagione”. Nel periodo marzo-novembre 2011, è stato ricordato, nel territorio fiorentino sono caduti complessivamente 40 mm di pioggia, dato inferiore anche ad anni critici come il 2003 o il 2007, in cui si registrarono 70 e 58 mm, e anche i mesi successivi fino ad oggi hanno confermato la tendenza.
CONTROMISURE. “A causa della situazione – ha detto Crescioli – il divieto di prelevare acqua per uso improprio dai corsi minori è stato esteso anche a quelli principali come l’Arno, la Sieve e il Bisenzio. Non sono stati proibiti i prelievi a uso irriguo o industriale ma se la siccità perdurasse potranno essere regolati e razionati”. Gli input, a questo scopo, “dovranno pervenire da un’autorità” che potrebbe essere “la commissione tutela acque presso l’autorità di bacino” nel caso dell’Arno.
COMITATO DI COORDINAMENTO. La Regione ha da poche settimane formato il comitato di coordinamento per la gestione delle risorse idriche che è formato da due tavoli. Uno di questi potrebbe “costituire un soggetto a cui attribuire il coordinamento della crisi idrica”.