E’ dunque il giorno della cittadinanza onoraria per Beppino Englaro, con una cerimonia durante la seduta aperta del consiglio comunale.
Cerimonia a cui non partecipano gli esponenti del Pdl: questa mattina, all’inizio della della ceromonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro, i consiglieri del centrodestra hanno infatti lasciato l’aula del consiglio comunale, dopo aver consegnato una lettera al padre di Eluana
“Noi abbiamo rispetto per il dramma personale da Lei vissuto con grande sofferenza – recita una parte della missiva – ma non riteniamo che esso possa costituire titolo per l’ottenimento di una cittadinanza onoraria. Tant’è che abbiamo giudicato e continuiamo a giudicare inopportuna, oltre che insensata, la decisione assunta – sia pur a maggioranza – dal Consiglio Comunale. Sappia allora, Signor Englaro – si conclude la lettera – che la cittadinanza onoraria che Lei oggi riceverà sarà una cittadinanza moralmente dimezzata. Priva perciò del valore e del significato che un riconoscimento del genere di solito possiede”.
Ieri, intanto, dopo un lungo colloquio privato durato quasi un’ora in Palazzo Vecchio, il sindaco Leonardo Domenici ha firmato alla presenza di Beppino Englaro la pergamena che riporta la motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria di Firenze al padre di Eluana. Domenici ha voluto incontrare personalmente Englaro visto che oggi non potrà essere presente alla cerimonia ufficiale di consegna perché impegnato a Roma come presidente dell’Anci.
“E’ stato un incontro per me molto importante – ha detto Domenici al termine del colloquio – Abbiamo discusso di tante cose dal punto di vista umano, istituzionale, culturale: temi che non possono oggi considerarsi accantonati. Credo che ci sia una questione che riguarda i diritti, la libertà e l’autodeterminazione della persona che deve essere affrontata andando al di là della polemica politica”. “Non ho mai nascosto che personalmente ero d’accordo con l’iniziativa promossa per il conferimento della cittadinanza onoraria a Englaro – ha ribadito Domenici – ma sono il sindaco e tengo conto della molteplicità delle espressioni che vengono dalla città”. Per questo “in consiglio comunale avevo proposto una diversa soluzione che non fosse la cittadinanza, ma che potesse comunque esprimere riconoscimento e solidarietà umana a Beppino Englaro. Il consiglio ha poi deciso il conferimento: era giusto e logico che il sindaco firmasse la pergamena”.
Da parte sua, Englaro ha ringraziato il sindaco e si è detto “favorevolmente sorpreso dalla semplicità, dalla chiarezza e dall’approfondimento” del colloquio. “Domenici si è espresso in termini molto chiari- ha aggiunto – Non credevo di poter affrontare queste problematiche ad un tale livello. Mi ha fatto molto piacere; ora mi sento di capire molto di più la città”. Ad Englaro, che era accompagnato dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e dal consigliere Alessandro Falciani, il sindaco ha fatto anche da ‘guida culturale’, intrattenendosi ad illustrare e spiegare gli affreschi nella sala di Clemente VII.