venerdì, 26 Aprile 2024
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Englaro, no alla revoca della cittadinanza

E' stata bocciata dal consiglio comunale la delibera proposta dal centrodestra per revocare la cittadinanza onoraria concessa a Giuseppe Englaro. La delibera è stata respinta con 10 voti favorevoli e 31 contrari.

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Il consiglio comunale, dunque, ha bocciato la delibera di revoca della cittadinanza onoraria a Beppino Englaro: 10 i voti favorevoli e 31 quelli contrari alla delibera proposta dal centrodestra. 

E non tardano ad arrivare le reazioni alla decisione del consiglio comunale. “Il dibattito sulla richiesta di revoca della cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro, presentata dal centrodestra, è stato un passaggio completamente inutile e poco rispettoso per il ruolo delle istituzioni stesse. Una ripetizione per chi non ha ritenuto sufficiente l’ampio confronto che sul tema che si era svolto la settimana scorsa. Viene da chiedersi a cosa serva il consiglio comunale se, dopo una settimana e senza che siano intervenuti fatti nuovi, si rimettono in dubbio la sua attività e le sue decisioni”. E’ questo il commento di Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo del Pd.

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“Nella discussione che ha sancito la concessione della cittadinanza onoraria a Englaro –  continua Di Giorgi – all’interno del Partito Democratico si sono evidenziate più posizioni: da chi apprezzava il percorso umano e pubblico di Englaro, ritenendo giusta la decisione, a chi dissentiva sul tipo di riconoscimento, ritenendo altre forme più appropriate, per finire a chi non condivideva il percorso da lui seguito. Tutti, però, erano d’accordo sulla necessità di portare avanti un approfondimento e forse, l’unica forzatura è stata quella del socialista Falciani, che ha voluto accelerare la delibera. Questo è accaduto una settimana fa e ora, dopo che il consiglio si è espresso con voto democratico, abbiamo il dovere di rispettare l’istituzione e il valore della decisione presa. In questo mi preme ricordare anche il principio di laicità a cui si ispira il nostro operato e il diritto dell’istituzione a potersi esprimere liberamente, senza doversi sottoporre a giudizi provenienti da altre sfere ad essa estranee. Il nostro atteggiamento in questo è coerente e ribadiamo la sovranità del Consiglio attraverso la difesa del voto che lo stesso ha liberamente, dicendo no alle strumentalizzazioni del centrodestra”.

E poi ci sono i commenti del centrodestra. “La nostra posizione è sempre stata chiara: siamo contrari alla cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro”: questo il parere di Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-PdL. “Il nostro percorso è stato lineare – continua – la settimana scorsa abbiamo chiesto il ritiro della delibera di conferimento dell’onorificenza e non un rinvio ‘ipocrita’ e di conseguenza abbiamo espresso voto contrario in aula. Successivamente, alla luce delle dichiarazioni del sindaco Domenici, abbiamo lanciato un appello al Partito Democratico. Non avendo ottenuto alcun effetto si è quindi scelto di presentare la delibera di revoca e di scrivere una lettera a Giuseppe Englaro perché rifiutasse un riconoscimento votato solo da un esigua parte dell’assemblea”.

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“In altre parole – ha proseguito Bianca Maria Giocoli – abbiamo utilizzato ogni strumento a nostra disposizione perché non volevamo che rimanesse nella storia di Firenze una forzatura e una strumentalizzazione a scopi elettorali. Oggi, però, il PD diviso e lacerato lunedì scorso è arrivato contraddirsi: il 9 marzo ha dichiarato di aver dato un ‘voto etico e non politico’, questa volta, visto che la proposta di revoca in discussione era del centrodestra, un ‘voto politico e non etico’. Ne esce sconfitto il Partito Democratico: quello uscente di Domenici e quello del ‘renzismo virtuale’ che si dice contrario solo a parole ma non ha i numeri per sostenerlo. E’ bene che la città lo sappia: lo scenario futuro, se vince Renzi, sarà quello di avere mani e piedi legati su tutti e cento punti del suo programma. La sinistra massimalista gli renderà la vita difficile sia in campagna elettorale che dopo. Oggi ne abbiamo avuto un eloquente esempio“.

Di tono opposto la reazione de La Sinistra. “Siamo estremamente soddisfatti per il voto del consiglio comunale che ha respinto la provocatoria proposta del centrodestra di revocare la delibera che ha conferito la cittadinanza a Giuseppe Englaro”, hanno dichiarato i consiglieri del gruppo de La Sinistra. “Con questo voto – aggiungono – la nostra assemblea ha detto no al tentativo di minare la sua sovranità, rimettendo in discussione una decisione presa una settimana fa. A questo punto chiediamo alla presidenza del consiglio e al sindaco di procedere rapidamente per individuare insieme a Giuseppe Englaro una data utile per la cerimonia di conferimento della cittadinanza. Da parte nostra, con gli altri gruppi del centro-sinistra, provvederemo a presentare una delibera di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, molto più seria e significativa di quella presentata dal centrodestra. Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza, non merita questa macchia”.

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“La vicenda, balzata alla ribalta delle cronache nazionali, conferma tutto lo spirito laico della comunità fiorentina e riafferma, con forza, la doverosa laicità e autonomia delle istituzioni pubbliche”: è il commento di Giovani Varrasi, capogruppo dei Verdi. “Anche la qualità del dibattito e del confronto tra posizioni diverse – secondo l’esponente della maggioranza – ha saputo dare grande dignità all’assemblea consiliare, offrendo un ventaglio di culture, sensibilità e riflessioni ammirevoli in tempi di notevole aridità morale e grettezza sociale”.

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