venerdì, 3 Maggio 2024
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Ex Gkn di Campi Bisenzio, arriva la pec ai sindacati sui licenziamenti

La proprietà della ex Gkn di Campi Bisenzio, ovvero Qf, ha inviato la comunicazione di incontro per avviare la procedura di licenziamento

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Sulla ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) si addensano nubi. L’azienda, su cui è in atto una vertenza ormai da molti mesi, è in mano alla Qf di Francesco Borgomeo ed è stata proprio Qf a chiedere un incontro. Con l’obiettivo di avviare la procedura di licenziamento dei lavoratori. È quanto comunica la Rsu dopo aver ricevuto dalla proprietà, nella serata del 23 settembre, una Pec in cui viene comunicata la richiesta di un incontro.

Le ultime sulla ex Gkn di Campi Bisenzio

Per la ex Gkn di Campi Bisenzio l’ultimo periodo è stato terribile. Dalla clamorosa protesta durante il Consiglio comunale di Firenze che ha portato alcuni dipendenti a passare la notte a Palazzo Vecchio, all’altrettanto clamorosa protesta sulla Torre di San Niccolò. Adesso che la cassa integrazione è in scadenza (a fine anno) si gioca a carte scoperte. E, come denunciato dalla Rsu, “il totale silenzio della proprietà negli ultimi mesi” non è secondo i lavoratori un bel segnale.

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Dalla Rsu è arrivata una critica al governo. La Rsu infatti, si spiega in una nota, “aveva preavvertito il Ministero che i licenziamenti potevano arrivare a giorni, se non a ore. Il governo quindi non poteva non sapere. E il tavolo governativo dal mese di marzo è stato fatto sparire”.

Il piano di reindustrializzazione

La rabbia degli operai ex Gkn di Cambi Bisenzio è evidente anche perché – mentre arrivano le Pec per un incontro propedeutico ai licenziamenti – si continua a perfezionare il piano di reindustrializzazione. Che c’è già. Sono già stati trovati “investitori istituzionali per 6 milioni. Noi abbiamo il piano industriale e tutti gli strumenti per portarlo avanti, mentre chi è arrivato nel dicembre 2021 dicendo di avere già progetti e investitori oggi svela la sua vera natura. Quella di una proprietà che vuole smantellare lo stabilimento”. Nel frattempo dal mondo politico, come il consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali Valerio Fabiani, si chiede un “intervento del governo”.

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