La scuola dovrà, quindi, garantire, con uno specifico piano di trattamento sanitario, una corretta conservazione e somministrazione dei farmaci, la tutela della privacy e la formazione degli operatori. Il protocollo ha lo scopo di stabilire prassi uniformi in tutti gli istituti.
Saranno, come detto, i genitori (o gli stessi studenti se maggiorenni) a presentare agli uffici competenti della Asl la richiesta di somministrazione del farmaco in orario scolastico, accompagnata dalla certificazione medica che attesta lo stato di malattia e la prescrizione del medicinale (bisognerà specificare se si tratta di farmaco salvavita o indispensabile). La Asl, in base alla richiesta, rilascia l’autorizzazione, specificando nome e cognome dello studente, nome commerciale del farmaco, dose da somministrare, modalità di somministrazione e conservazione, durata della terapia.
La scuola, specie se il tipo di malattia presenta caratteristiche particolari (tipo diabete o epilessia), in collaborazione con la Asl, dovrà occuparsi di formare adeguatamente gli operatori scolastici.
Essendo già firmato il protocollo potrebbe anche partire da subito, ma visto che l’anno scolastico sta per concludersi molte scuole lo adotteranno a partire dal prossimo anno scolastico.