martedì, 3 Dicembre 2024
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Fecondazione eterologa: cos’è e come funziona

In quali casi si può parlare di fecondazione eterologa? E come funziona? Ecco cosa prevede il documento approvato oggi dalle Regioni

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L'ospedale di Careggi è oggi al centro di tutte le cronache dopo che le prime otto coppie in cerca di un figlio sono arrivate per sottoporsi alle visite mediche e che entro novembre potrebbero essere le prime in Italia a ricorrere a un intervento di fecondazione eterologa. Ma cos'è la fecondazione eterologa?

Il significato

Nel caso della cosiddetta “eterologa” il seme o l'ovulo utilizzati nella fecondazione assistita non appartengono a uno dei genitori ma a un donatore esterno alla coppia. Si fa ricorso a questa pratica in caso di infertilità assoluta di uno dei due partner

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Come funziona

Il primo passo è fare richiesta presso un centro specializzato e mettersi in lista d'attesa. A Firenze lo hanno già fatto quasi 200 coppie. Si passa quindi alle visite mediche, iniziate oggi a Careggi, che nei 30 giorni successivi servono a tracciare un quadro clinico completo degli aspiranti genitori. La fecondazione eterologa può avvenire solo una volta accertata l'infertilità assoluta di uno dei due partner.

In questo caso si potrà così ricorrere ai gameti esterni: tramite banche del seme per quelli maschili, mentre quelli femminili saranno ovociti congelati presso i centri stessi oppure donati da donne a loro volta sottoposte alla fecondazione assistita.

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La Corte Costituzionale sull'eterologa

Nell'aprile scorso, la Corte Costituzionale dichiarò incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa imposto dalla legge 40 del 2004. Di fatto, si aprirono in quel momento le porte per l'eterologa.

La Regione Toscana è stata la prima a muoversi, approvando nell'agosto scorso una delibera con la quale veniva disciplinata la procreazione medicalmente assistita eterologa. Oggi la Conferenza delle Regioni presieduta dal governatore del Piemonte Sergio Chiamparino si è riunita e ha approvato un documento contenente delle linee guida molto simili a quelle già in vigore nella nostra Regione.

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Il documento delle Regioni

Ecco i contenuti principali: la fecondazione eterologa sarà gratuita per tutte le donne in età potenzialmente fertile fino ai 43 anni. Sarà obbligatorio ricorrere a fenotipi – vale a dire tratti somatici, su tutti il colore della pelle – il più simili possibile a quelli dei genitori.

Il limite massimo di nati per ciascun donatore è di 10, anche se una coppia che abbia già avuto figli tramite eterologa potrà chiedere nuovamente lo stesso donatore. I donatori dovranno essere uomini tra i 18 e i 40 anni e donne tra i 20 e i 35. Il donatore resterà anonimo, ma il bambino nato da fecondazione eterologa potrà chiedere di conoscerne l'identità una volta compiuti i 25 anni. Il donatore sarà libero di accettare o meno la sua richiesta.

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