E’ stata Legambiente ad aprire il caso-Fini, con alcune foto del presidente della Camera che si preparava ad immergersi in una zona vietata di Giannutri. Foto alla mano, Legambiente ha chiesto spiegazioni sulla presenza di Fini “nella Zona 1 davanti alla costa dei Grottoni”, affermando di aver notato “una imbarcazione dei Vigili del Fuoco che prestava assistenza a subacquei in un’area interdetta a qualsiasi attività che non sia di carattere scientifico”.
Quasi immediata la risposta da parte di Fini. “Non abbiamo alcuna difficoltà a commentare una colpevole leggerezza non conoscendo esattamente i confini dell’area protetta. Pensavamo che l’immersione si svolgesse nell’area 2, dove immergersi è consentito”, ha spiegato in una nota Fabrizio Alfano, portavoce di Fini. E ora potrebbe scattare una multa per il presidente della Camera: una multa che, secondo Legambiente, potrebbe aggirarsi intorno ai duemila euro.