sabato, 14 Dicembre 2024
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Firenze ricorda l’alluvione, 45 anni dopo

Erano le prime ore del 4 novembre 1966 quando il fiume Arno invase la città di Firenze, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo. Oggi la città ricorda quei momenti.

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Erano le prime ore del 4 novembre 1966 quando il fiume Arno invase la città di Firenze, a seguito di un’eccezionale ondata di maltempo. Una messa, un consiglio comunale straordinario e corone di alloro in Arno, oltre a un convegno e una teca che conserva gli oggetti “sopravvissuti” alla furia del fiume: così, quarantacinque anni dopo, la città ricorda i giorni dell’alluvione.

MESSA E CONSIGLIO. Alle ore 11, nell’oratorio Madonna delle Grazie in Lungarno Diaz è prevista la messa presieduta da monsignor Silvano Piovanelli. Allo stesso orario si apre il Consiglio Comunale nel cenacolo di Santa Croce, uno dei luoghi più significativi dell’alluvione, dove sono conservate alcune delle opere simbolo, restaurate dopo la tragedia del ’66. Tra gli invitati l’arcivescovo monsignor Giuseppe Betori e una rappresentativa degli angeli del fango.

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CORONE DI FIORI. Al termine dell’assemblea tutto il Consiglio si recherà sul ponte alle Grazie per gettare una corona di fiori nelle acque dell’Arno in ricordo di chi perse la vita in quei tragici giorni. Un’altra corona di fiori è stata gettata questa mattina da Ponte Vecchio, da una delegazione della Lega Nord.

CONVEGNO. Sempre oggi l’Università di Firenze ha organizzato un convegno dedicato al tema “La difesa delle alluvioni”, a 25 anni dal primo piano di protezione civile per Firenze (fino alle 12 nell’aula magna del rettorato in piazza San Marco 4).

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GLI OGGETTI. Fino all’11 novembre, infine, nel cortile della Dogana a Palazzo Vecchio rimarranno esposti in una teca commemorativa gli oggetti “sopravvissuti” all’alluvione e recuperati durante i lavori per il collettore sulla riva sinistra dell’Arno. Si tratta di bottiglie, stracci, scarpe e altri materiali (guarda le immagini).

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