Almeno per il momento, Firenze non andrà in zona rossa: da quando in Toscana sono arrivate le varianti del Covid, nella città del giglio i contagi e i ricoveri sono aumentati, tuttavia i numeri sono ancora sotto controllo. Il sindaco Dario Nardella nei giorni scorsi ha avvertito: “se la situazione nelle province circostanti continuerà a questi ritmi – detto – anche la città di Firenze rischia di non reggere”. Di sicuro il destino di Firenze è legato a quello di tutta la Toscana, che spera di riuscire ad evitare la zona rossa dal 15 marzo restando in arancione. La conferma ufficiale arriverà tra il pomeriggio e la serata di oggi con il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Ci sono però sempre più comuni rossi: alla provincia di Pistoia si aggiungerà da lunedì quella di Prato, mentre Arezzo rischia il lockdown locale. Intanto, in attesa delle decisioni del governo Draghi sul Dpcm modificato e sulla zona rossa nei weekend, Firenze ha anticipato l’esecutivo, introducendo un’ordinanza anti-movida durante questo fine settimana (12-13-14 marzo).
La situazione del Covid a Firenze: dati da fascia arancione
A Firenze non ci sono dati da zona rossa, visto che l’incidenza del Covid-19 viaggia a un ritmo di 185 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, sotto la soglia critica indicata dagli esperti di 250 positivi. Nonostante questo, i segnali che arrivano dagli ospedali sono preoccupanti, con quasi la metà dei 1.800 posti letto Covid occupati. Ogni 10 giorni ci sono 200 malati in più che hanno bisogno di cure ospedaliere, ha messo in guardia Nardella.
Entrare in zona rossa significherebbe vedere la chiusura di tutte le scuole anche a Firenze, compresi gli asili, il blocco di tutti gli spostamenti non necessari per lavoro, salute e necessità e molti negozi chiusi, come quelli di abbigliamento. Un rischio che sembra ora allontanarsi, ma si attendono le decisioni nazionali con il cambio di colore delle regioni e il nuovo decreto anti-contagio.
La Toscana “sfiora” la zona rossa, Firenze nel weekend introduce restrizioni: cosa si può fare e da quando
Nel frattempo la Toscana viaggia sul filo della zona rossa: “dai dati in mio possesso, siamo in un coefficiente alto, ma nella zona arancione“, ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani, in attesa delle decisioni di Roma. L’Rt è leggermene sotto la soglia di allerta (1,25). A pesare sulle decisioni della cabina di regia sarà anche lo scenario di rischio legato all’occupazione dei posti letto in ospedale e nelle terapie intensive, da giorni sopra i livelli di guardia.
Per “bloccare” la marcia verso la zona rossa, per questo weekend il sindaco di Firenze Dario Nardella ha firmato una nuova ordinanza anti-movida che entra in vigore il 12 marzo 2021: nel fine settimana (venerdì, sabato e domenica) è vietato l’asporto di alcolici dalle ore 16 fino a quando scatta il coprifuoco delle 22. Divieto di stazionamento poi nello stesso orario in queste zone:
- Sant’Ambrogio – l’area tra Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi e via dell’Agnolo
- Piazza SS. Annunziata
- Santo Spirito – la zona tra via dei Michelozzi (tratto da piazza Santo Spirito a Borgo Tegolaio), via del Presto di San Martino (tratto tra Borgo Tegolaio e Via de’ Coverelli)
- Piazza Strozzi – piazza della Repubblica – area tra via degli Anselmi, via dei Sassetti, piazza dei Davanzati, via Pellicceria, piazza della Repubblica, via dei Brunelleschi, via di Porta Rossa (tratto compreso fra via Pellicceria e via Monalda), via Calimala (tratto tra via di Porta Rossa e piazza della Repubblica), via dei Lamberti (tratto tra via Pellicceria e via Calimala), via dei Cavalieri, via San Miniato fra le Torri.
Chi non rispetta i divieti introdotti per il weekend rischia una multa da 400 a 1.000 euro. Le misure contro gli assembramenti possono essere rinforzate per evitare la zona rossa a Firenze, ha affermato Nardella “soprattutto se vogliamo preservare la scuola che va chiusa solo come extrema ratio”.