Fnac, venerdì 5 ottobre sciopero dei lavoratori in contemporanea negli otto store italiani della catena: Milano, Genova, Torino, Grugliasco (TO), Verona, Firenze, Roma e Napoli. A nove mesi dalla comunicazione della sede centrale di Fnac sull’insostenibilità della gestione italiana – viene spiegato in una nota – “i dipendenti di Fnac Italia chiedono risposte chiare, esaustive e credibili sul loro futuro. Lo slogan della protesta: ‘Salviamo Fnac. Il lavoro per noi è un lusso’. Un gioco di parole che mette in relazione i 600 dipendenti di Fnac Italia a rischio disoccupazione con il mercato del Lusso, che costituisce il centro degli interessi del Gruppo PPR, proprietario di Fnac”.
LO SCIOPERO. Lo sciopero, proclamato da Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, arriva dopo una serie di mobilitazioni pacifiche organizzate dai lavoratori nelle scorse settimane, fuori dall’orario di lavoro. Cinque i sit-in di protesta inscenati dai lavoratori nel corso a settembre: Milano (6/9), Roma (13/9), Firenze (18/9), Torino (21/9), Napoli (29/9). Contemporaneamente, le organizzazioni sindacali chiedevano ufficialmente a Fnac Italia un incontro urgente per conoscere le prospettive future dei lavoratori. Le sollecitazioni dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali – viene spiegato – non hanno ottenuto alcuna risposta dai vertici di Fnac: da qui la proclamazione dello sciopero nazionale.
GIGLI. I dipendenti della Fnac dei Gigli si uniranno al presidio dei lavoratori Fnac nel centro di Milano, sotto la sede di Fnac Italia.
LA VICENDA. Fnac è una catena francese di megastore di libri, musica, dvd e prodotti di tecnologia, presente in Italia con 8 negozi e un sito e-commerce, per un totale di circa 600 dipendenti dell’età media di 30-35 anni. Fnac è una società del Gruppo PPR, che detiene tra gli altri i marchi Gucci e Bottega Veneta. Il 13 gennaio 2012 la sede centrale di Fnac annuncia con un comunicato stampa un’imponente ristrutturazione dell’azienda, delineando le iniziative di risparmio programmate per ciascun Paese in cui Fnac è presente. Al destino di Fnac Italia il comunicato dedica una sola riga: In Italia, dove non sussistono più le condizioni per un’attività in proprio, la Fnac vaglierà tutte le possibili opzioni e prenderà una decisione entro l’anno. Oggi – continua la nota con cui viene annunciato lo sciopero – a nove mesi da quell’annuncio, i dipendenti di Fnac Italia non hanno ricevuto alcuna informazione sulla loro sorte e sulla sorte dell’azienda.
RIGHESCHI (PD). “Il Partito Democratico metropolitano di Firenze esprime forte preoccupazione per il poco chiaro processo di ristrutturazione della Fnac – commenta Stefano Righeschi del Coordinamento metropolitano del Pd fiorentino – gli oltre 60 dipendenti del punto vendita dei Gigli hanno diritto a delle risposte chiare. Sarebbe impensabile che i lavoratori e le lavoratrici del punto vendita Fnac, che appartiene alla grande multinazionale di marchi della moda e del lusso, possano rischiare il loro posto solo per strategie di marketing industriale e senza la condivisione di alcun percorso che li metta al riparo dallo spettro del licenziamento”.