SCUOLE AGIBILI. Terminate le verifiche in 43 istituti: sono agibili le scuole del Mugello. La sala operativa di Protezione Civile della Provincia di Firenze comunica che, alle 10.30, sono terminate le verifiche di agibilità nei 43 plessi scolastici del Mugello, senza che venissero riscontrati danneggiamenti, permettendo la ripresa del servizio. Continuano intanto le verifiche presso le altre strutture interessate dall’evento sismico di ieri sera.
Da questa notte erano in atto le verifiche di agibilità sulle scuole e sugli edifici pubblici da parte di squadre di tecnici della Provincia di Firenze, della Regione Toscana e dei Vigili del Fuoco per un totale di ventidue operatori. Nella notte, subito dopo l’evento, si è riunita presso il Comune di Barberino di Mugello un’Unità di Crisi composta dal Presidente dalla Provincia Andrea Barducci, dal Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, dal Prefetto Andrea De Martino, dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle varie strutture di Protezione Civile. L’Unità, dopo aver preso atto degli esiti positivi delle prime ricognizioni, ha stabilito di procedere alle verifiche di agibilità delle scuole presenti nell’area epicentrale da effettuarsi prima dell’apertura delle stesse. Alle ore 8.35 le prime verifiche effettuate confermavano già il quadro positivo della situazione, caratterizzato dalla pressochè assenza di danni significativi. La Sala Operativa monitora costantemente la situazione.
BERTOLASO. Il terremoto che ha interessato l’Appennino tosco-emiliano “non desta particolari preoccupazioni”: lo ha detto il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso intervenendo su Canale 5.
D’ANGELIS. “La scossa di ieri sera in Mugello sottolinea ancora una volta come la Toscana sia tra le regioni più a rischio sismico, ma, fortunatamente, anche tra quelle che negli anni ha lavorato con maggiore impegno per un controllo di metodo e di merito di tutte le zone a rischio e la messa in sicurezza degli edifici ‘strategici’. Il nostro impegno su prevenzione, controllo e monitoraggio deve aumentare, occorre fare sempre di più e sempre meglio nel monitoraggio e nella messa in sicurezza antisismica, incentivando il settore dell’edilizia, studi e approfondimenti per un aggiornamento continuo su tecniche di prevenzione, costruzione e recupero di edifici pubblici e privati. E per la messa in sicurezza di migliaia di edifici, il Governo anziché produrre annunci, potrebbe dirottare i finanziamenti previsti per opere pubbliche inutili e faraoniche come il ponte sullo Stretto di Messina o impianti a rischio come le centrali nucleari”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, commenta la scossa di terremoto di ieri sera tra Barberino di Mugello e Ronta.
“La Toscana – spiega D’Angelis – ha già investito per interventi nelle aree sismiche oltre 142 milioni di euro (94 per scuole, 25 per edifici pubblici, 7 per gli ospedali), ma restano 441 milioni per la messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici strategici e rilevanti. Per questo dobbiamo mantenere alta l’attenzione e soprattutto fare pressione sul Governo nazionale perché faccia la sua parte. Purtroppo – conclude D’Angelis – i terremoti è impossibile prevederli, ma si possono salvare le vite umane e il patrimonio edilizio. Per questo il Governo dia garanzie concrete alla nostra Regione perché non possiamo perdere altro tempo”.
MOLTE TELEFONATE. E ieri sera, dopo il sisma, sono state oltre 400 le telefonate arrivate al 112 e al 113 in circa un’ora, per le scosse di terremoto. Segnalata, come incidente, la caduta, dalle scale, per lo spavento, di una persona in località ancora da precisare a Montecarelli.
“MANTENERE LA CALMA”. La Protezione Civile della Provincia di Firenze ha subito raccomandato di mantenere la calma.
BARDUCCI E MARTINI. La scossa di terremoto che si è registrata in Mugello non ha provocato feriti e, a stando ai primi rilievi, danni ad abitazioni e cose. Sul posto si sono recati il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e quello della Regione Toscana Claudio Martini.
CITTADINI IN STRADA. La scossa è stata sentita distintamente non solo nei paesi limitrofi all’epicentro del sisma ma anche a Bologna e Firenze e nelle province di Modena, Imola, Pistoia e Prato. Nelle zone dove la scossa è stata sentita con più forza, come Scarperia e Borgo San Lorenzo, molta gente si è riversata in strada e, in auto, si è allontanata dalle abitazioni. Alcuni cittadini sono scesi in strada anche a Prato.
SCOSSE DI ASSESTAMENTO. “Si sono verificate altre scosse di assestamento che hanno avuto un’intensità elevata nell’ora successiva all’evento principale, ma che si stanno attenuando col passare del tempo. Le scosse si vanno riducendo per numero e intensità”: a riferirlo è stato l’Istituto geofisico toscano.
POSSIBILI LESIONI A EDIFICI. Potrebbero esserci lesioni, la cui entità deve essere ancora valutata, in alcuni edifici di Barberino. La situazione è monitorata dalla Sala Operativa di Protezione Civile della Provincia di Firenze. Sulla zona del sisma c’è anche il prefetto Andrea De Martino. Le scosse sono state due: dopo quella di magnitudo 4,2, scala Richter, delle 22.04, un’altre di scala 2,8 alle 22.15. Si parla anche una terza scossa, di più modesta entità.