Una pioggia di indagati: ben 32 persone, tra ex assessori, funzionari del Demanio, della Regione e della Soprintendenza, oltre all’ex primo cittadino Leonardo Domenici. La Procura di Firenze ha chiuso l’inchiesta sui padiglioni abusivi della Fortezza da Basso. Nei confronti dei 32 “nomi illustri” arriva adesso l’avviso di chiusura delle indagini, un atto che potrebbe preludere alla richiesta di rinvio a giudizio.
NOMI ILLUSTRI. Tra gli indagati risultano i tredici ex assessori della giunta Domenici; l’ex soprintendente di Firenze, Paola Grifoni; tre presidenti della società di gestione Firenze Fiera (Alberto Bianchi, Roberto Negrini, Carlo Bossi); il presidente di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone; l’ex direttore dell’Agenzia del Demanio, Cristina Viviani, oltre a dirigenti e funzionari di Palazzo Vecchio e della Regione Toscana.
ABUSI EDILIZI IN “CASA PITTI UOMO”. I reati contestati riguardano abusi edilizi relativi a otto padiglioni autorizzati come spazi espositivi provvisori, che in realtà non sono stati mai smantellati e sono diventati strutture permanenti del polo fieristico in contrasto con il piano regolatore cittadino. Nel 2007 i padiglioni irregolari furono sequestrati , poi gradualmente sono stati “liberati” e in parte tornati a disposizione delle manifestazioni fieristiche, tra cui anche il celebre appuntamento “Pitti Uomo” dedicato alla moda maschile.