giovedì, 12 Dicembre 2024
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Funghi, molti intossicati negli ultimi giorni: ecco come non correre rischi

L'allarme viene dalla Asl 11: quattordici persone intossicate dai funghi negli ultimi venti giorni. Cinque sono dovute ricorre al reparto di tossicologia di Careggi. Ecco dieci buone regole da rispettare per la sicurezza.

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Sono quattordici (6 maschi e 8 femmine, tra cui una bambina di 11 anni) le persone intossicate dai funghi negli ultimi venti giorni, per un totale di dieci interventi al Pronto il Soccorso di Empoli: lo riferisce la Asl 11 in una nota. Cinque di questepersone – viene spiegato – sono dovute ricorre al reparto di tossicologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi a causa di un unico episodio di intossicazione per consumo di funghi particolarmente tossici.

I CASI. Gli episodi di intossicazione si sono concentrati nell’arco di questi ultimi 20 giorni a causa dell’andamento stagionale favorevole per la crescita dei miceti, mentre sono state effettuate 62 certificazioni per accertamento di commestibilità ai cittadini. Una conoscenza inesatta delle caratteristiche dei funghi – spiega la Asl – può essere causa di intossicazioni anche molto gravi.

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LA RACCOMANDAZIONE. “Si raccomanda, quindi, di raccogliere e consumare solo funghi che si conoscono perfettamente, ricordandosi che è facile sbagliare perché esistono molti funghi simili fra loro. Al fine di evitare spiacevoli episodi, si raccomanda ai raccoglitori di consumare solamente funghi identificati da micologi iscritti al registro nazionale micologi e di non limitarsi a conoscenze derivanti solo dall’esperienza, dall’abitudine e dai saperi tramandati”, recita la nota.

LE REGOLE. Ecco anche – sempre dalla Asl 11 – “alcune semplici regole che possono evitare spiacevoli inconvenienti legati al consumo di questo delicato alimento”:

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1. I funghi riconosciuti commestibili devono essere conservati in contenitori rigidi ed aerati e in luogo fresco.

2. Non devono essere utilizzati per il consumo: gli esemplari troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura; i funghi in cui è evidente la presenza di larve, parassiti o segni di alterazione; i gambi che si presentano particolarmente tenaci e fibrosi.

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3. Il consumo e le operazioni di conservazione devono avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. Il tempo di conservazione deve essere breve.

4. I funghi devono essere lavati interi, in acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e cucinati.

5. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati previa adeguata cottura.

6. Consumare crude le pochissime specie consigliabili ed in piccole quantità solo se perfettamente conservate, freschissime e giovani.

7. Talune specie prima di essere cotte hanno bisogno di una prebollitura. L’acqua della bollitura deve essere gettata.

8. I funghi vanno utilizzati in piccole quantità.

9. Si sconsiglia di consumare funghi alle donne in gravidanza o in allattamento, ai bambini (per la difficile digeribilità), agli anziani debilitati, alle persone con particolari intolleranze o disturbi gastrointestinali, epatici e renali.

10. Consumare funghi in quantità ragionevoli senza eccedere nell’uso di grassi per condimento (pasti abbondanti e ripetuti sono l’anticamera delle indigestioni).

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