“Magari qualche vostro collega blasonato, che non viene qui in procura – ha dichiarato Quattrocchi ai giornalisti – non vuole capire che qui c’è il massimo riserbo” e che “alcune cose pubblicate perché hanno una rilevanza mediatica da noi non sono state prese in considerazione“.
“Siamo noi – ha poi aggiunto – che abbiamo determinato la parte che non ci competeva“, quella che è poi passata alla procura di Perugia, mentre “quello che è di competenza fiorentina resta di competenza di Firenze”.
Il procuratore ha poi spiegato che ”gli indagati che hanno chiesto di essere ascoltati dai Pm lo saranno”.
Quanto alle polemiche nate negli ultimi giorni tra la procura del capoluogo toscano e quella di Roma, Quattrocchi ha detto che “si è recuperato quello che c’è sempre stato, un clima di rispetto, stima e collaborazione reciproco che c’è sempre stato con Roma e con tutte le altre procure”. Ai giornalisti che gli domandavano se fosse vero che alcuni magistrati fiorentini si sono lasciati andare ad esternazioni nei confronti di Roma ha poi risposto: “esternazioni che mi sono estranee, non lo so se qualcuno l’ha fatto ma se è successo non era di Firenze“.