La nuova legge, si legge in una nota “di fatto fa strage tutto l’anno di cinghiali (anche con terreno innevato, anche di madri, anche di cuccioli) e autorizza l’uccisione di animali dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio”.
“Si annunciano sparatorie anche contro i colombi di città – prosegue la nota – nonostante non appartengano alla lista delle specie cacciabili e il TAR abbia sempre rigettato ordinanze di abbattimento. Vanno quindi in soffitta, anzi nell’immondizia, tutte quelle graziose quanto patetiche raffigurazioni di uccelli della pace, dello spirito, ramoscelli d’ulivo e raggiere di luce”.