Inoltre proporranno alla Regione Toscana di includere nello screening di gravidanza anche esami specifici ematici per rilevare la qualità ossea delle giovani madri.
La notizia è emersa stamani in Comune nel corso della presentazione di ‘L’osteoporosi: Non ce la voglio avere’, il testo divulgativo della Fondazione Firmo, scritto dall’endocrinologa dell’università di Firenze Maria Luisa Brandi in collaborazione con l’Accademico della Cucina Ulisse Vivarelli.
«L’osteoporosi è una minaccia terribile soprattutto per le donne – hanno spiegato assessore e presidente riassumendo il libro – occorre dunque che le istituzioni si mobilitino per un’opera di prevenzione che inizia essenzialmente dall’informazione, dall’educazione alimentare allo stile di vita».
Già venduto in decine di migliaia di copie, L’osteoporosi: Non ce la voglio avere (pagine 231, € 18, edizioni Primula Multimedia) è distribuito nell’Italia centro nord attraverso i 130 supermercati e superstore della rete Esselunga, che contribuisce così alle attività della Fondazione FIRMO rivolte al finanziamento della ricerca sulle malattie ossee (www.fondazionefirmo.com).
Alla presentazione hanno partecipato anche il consigliere professor Marco Ticca, il comitato per le pari opportunità del Comune, reti di solidarietà e i rappresentanti di varie associazioni di malati.
Mario Davenia, presidente dell’Associazione Malati reumatici (in Toscana i pazienti sono circa 300 mila), ha annunciato la prossima nascita di una Fondazione che raggrupperà altre tre analoghe istituzioni (Bambini reumatici, Spondiloartrite e Sclerodermia). L’obiettivo: fare sinergia per ovviare alla drammatica crisi del volontariato (-50% negli ultimi anni).