giovedì, 1 Maggio 2025
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaHai un figlio piccolo? Ecco...

Hai un figlio piccolo? Ecco il ”bonus nido”: cento euro in più in busta paga

E l'aiuto che Publiacqua ha deciso di offrire a tutti i dipendenti con figli in fascia di età fra 0 e 36 mesi, ''al fine di coprire parte delle spese dei servizi educativi come il nido e la scuola materna''.

-

- Pubblicità -

Per i dipendenti di Publiacqua arriva il ”bonus nido”.

IL “BONUS”. Che, tradotto, significa cento euro in più in busta paga a partire dal mese di maggio. E’ questo l’aiuto che Publiacqua ha deciso di offrire a tutti i dipendenti con figli in fascia di età fra 0 e 36 mesi, al fine – viene spiegato – “di coprire parte delle spese dei servizi educativi come il nido e la scuola materna”. L’intervento è stato presentato stamattina dai vertici di Publiacqua: il presidente Erasmo D’Angelis, l’amministratore delegato Alberto Irace e la vice presidente Caterina Ammendola. “In questo momento di dura crisi economica – spiega Erasmo D’Angelis – abbiamo pensato di dare un ulteriore contributo concreto ai nostri dipendenti e alle loro famiglie. La spesa per i servizi educativi è una voce importante nel bilancio familiare e, avendo diverse sedi sul territorio, da Pistoia al Chianti, non è semplice organizzare asili nido interni. Così abbiamo pensato di sostenere i nostri dipendenti con un bonus a carico dell’azienda”.

- Pubblicità -

CONTRIBUTI. Il contributo parte dallo scorso gennaio. Dalla busta paga del prossimo mese di maggio i lavoratori nelle condizioni previste troveranno un contributo di 100 euro al mese per ogni figlio al nido d’infanzia e di 70 euro al mese per la frequenza alla scuola materna, con il recupero delle quattro mensilità pregresse. “Publiacqua è una delle aziende idriche più grandi d’Italia – aggiunge Alberto Irace – con 647 dipendenti ed elevate professionalità in ogni settore. Con questo provvedimento continuiamo a prenderci cura anche del welfare aziendale e della qualità della vita dei nostri lavoratori sia in azienda che nel privato. Secondo una nostra stima saranno tra i 50 e i 100 dipendenti a fare richiesta per il contributo, e vogliamo essere di esempio per altre aziende”.   

FIGLI. “Abbiamo deciso il bonus a seguito delle numerose richieste – conclude Caterina Ammendola – motivate dalla necessità di tempo e assistenza a figli molto piccoli e tanti dei nostri dipendenti sono costretti a ricorrere ai servizi educativi a pagamento per risolvere il problema dell’accudimento dei figli mentre si trovano al lavoro. Così cerchiamo di aiutarli in questa importante fase di vita”. Chi ha diritto al contributo? Tutti i dipendenti con figli in fascia di età fra 0 e 36 mesi già iscritti in nidi d’infanzia pubblici o privati e che effettuano il pagamento di una retta mensile. Vale anche per coloro che hanno figli sotto i 36 mesi iscritti in una scuola materna privata fino al trentaseiesimo mese di vita del bambino. Il contributo non è soggetto a tassazione.

- Pubblicità -

Leggi anche: La decisione di Publiacqua: licenza matrimoniale a un dipendente gay

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -
spot_img

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -