Il progetto, intitolato a Nicola Ciardelli, il maggiore caduto in Irak tre anni fa, ha compiuto oggi un passo avanti importante. In base all’accordo tra i quattro soggetti firmatari la Croce Rossa, proprietaria del casale, provvederĂ alla sua ristrutturazione (sta per essere presentato il progetto definitivo basato su tecniche di bioedilizia), la Regione stanzierĂ 400.000 euro in tre anni, l’associazione in ricordo di Ciardelli contribuirĂ anch’essa in caso di costi eccedenti e l’azienda Meyer si farĂ carico delle spese di gestione.
“E’ una cosa bella, che siamo riusciti a mettere in piedi grazie a un sentire comune e alla disponibilitĂ di tutti, e in particolare della Croce Rossa che ha accolto subito la proposta e dell’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi che ha trovato le risorse. Qui – ha detto l’assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi – è come se Nicola continuasse a indicarci la strada, e insieme è un modo per assumerci delle responsabilitĂ . Quando si realizzano progetti del genere la politica riacquista dignitĂ , certo a caro prezzo per Ciardelli e per gli altri caduti. Una delle cose piĂą drammatiche infatti è che i soldati parlano e la politica non ascolta, e che il prezzo pagato è troppo alto. Quando un soldato muore è sempre una sconfitta della politica. Non c’è una delega a morire per i nostri soldati”.
Per la sorella di Ciardelli, presidente dell’associazione in suo nome, la “Casa dei bambini di Nicola” è “un messaggio importante di speranza, è la vittoria della vita sulla morte, portando avanti un impegno concreto”. Soddisfazione è stata espressa anche dal commissario regionale della Cri, Francesco Caponi, e dal direttore generale dell’azienda Meyer, Tommaso Langiano, per il quale la nuova struttura di accoglienza sarĂ preziosa per il Meyer e per il numero crescente di piccoli pazienti, provenienti da tanti paesi diversi, che si rivolgono a questo ospedale.