10 euro al pezzo, per portarsi a casa un oggetto di arredamento o un giocattolo fatto con bossoli e ogive da guerra. Prodotti – arma, visto che i proiettili potevano essere ricaricati e riutilizzati. Il tutto sugli scaffali di un negozio gestito da un cinese nella città del Palio.
IL SEQUESTRO. La scoperta è stata fatta dalla guardia di finanza di Siena che, partendo dal controllo del negozio, è risalita a un magazzino in provincia di Firenze, sequestrando ben 250mila proiettili di kalashnikov. Tutti gli oggetti, posti sotto sequestro, riproducevano carri armati, cannoni e aerei.
ARTICOLI DA REGALO O DA GUERRA? Si tratta di prodotti probabilmente a costo zero – spiegano le fiamme gialle – perché la materia era reperita presso i depositi militari della Repubblica Popolare Cinese. Venivano importati in Italia come comuni “articoli da regalo”, ma erano a tutti gli effetti riutilizzabili per le armi. I proiettili sequestrati sono in acciaio e quindi più pericolosi di quelli in dotazione alla polizia italiana, che sono in piombo.