mercoledì, 8 Maggio 2024
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Il cenone? Ai toscani piace fuori casa

Molti toscani hanno scelto di trascorrere in locali e ristoranti l'ultima notte del 2012. Prezzo medio 80 euro a testa, per un totale di 26 milioni. Lo spumante ancora protagonista (quasi) assoluto.

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Ai toscani piace fuori. Fuori casa. Sarà lontano dalle mura domestiche che gran parte dei cittadini brinderà questa notte all’arrivo del 2013.

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FUORI CASA. Parola di Confcommercio Toscana, secondo cui il 73,9% dei toscani che hanno manifestato l’intenzione di trascorrere gli appuntamenti festivi fuori casa sceglierà proprio la notte di fine anno. Si tratta di 324mila persone che – viene calcolato – spenderanno in media 80 euro tra cenoni e veglioni, per un totale 26 milioni di euro.

PERCHE’. Ma perché si preferisce brindare in locali e ristoranti anziché a casa? Anzitutto – spiega Confcommercio – per evitare di dover cucinare, pulire, rassettare e organizzare (nel 53,9% dei casi) e perché ci si diverte di più (34,9%). Al contrario, si resta in casa prevalentemente perché è una consuetudine (53,8%), per difficoltà familiari di varia natura (14,7%) e quest’anno risulta in crescita la motivazione collegata a sopraggiunte difficoltà economiche (31,5%).

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PREZZI. I toscani che hanno scelto di stare fuori casa potranno contare su un’ampia e articolata offerta di servizi di ristorazione e di intrattenimento, in cui ogni ognuno può scegliere la soluzione più adeguata alle proprie tasche a cominciare dai più giovani che, con una spesa compresa tra 25 e 35 euro, potranno consumare un buon apericena proseguendo la serata in piazza o in discoteca. Forte l’attenzione al prezzo. Il 35,6% dei toscani che passeranno le festività fuori casa spenderà come lo scorso anno, il 24,3% meno e solo l’11,1% sarà disposto a pagare di più (13,2% saldo negativo rispetto al 2011/2012). Alta la percentuale (29%) di coloro che non si sono ancora posti il problema di quanto spendere.

SPUMANTE VS CHAMPAGNE. Infine una nota di colore. In nove esercizi su dieci si brinderà a spumante, in esclusiva (nel 57%) o in alternativa allo champagne (nel 35%).

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“BUON AUSPICIO”. “Il quadro economico di forte preoccupazione ed il salasso sulle tredicesime dovuto all’Imu mi faceva pensare – commenta il presidente di Fipe Toscana Aldo Cursano –  che la situazione per le nostre attività in questo ultimo scorcio d’anno sarebbe stata ben peggiore. Fortunatamente non è così e mi auguro che ciò sia di buon auspicio per l’anno che verrà non solo per le nostre attività ma per il Paese intero. Evidentemente il valore della convivialità è ancora alto tra la nostra gente. Vorrei fare, infine, un augurio particolare a quei 27mila lavoratori della ristorazione che saranno impegnati l’ultimo dell’anno per farci stare bene”.

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