martedì, 16 Aprile 2024
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Il giorno che arrivò l’autista in gonnella

Il personaggio / Il Reporter intervista la prima autista donna arrivata alla guida di un autobus Ataf. Era il lontano 1981: era l'unica autista in gonnella, contro un “esercito di maschi”.

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Festeggia quest’anno, il 19 ottobre, i  suoi primi 30 anni da dipendente Ataf, 16 dei quali passati su e giù da un bus. Lina Abate, che ha fatto il suo ingresso nell’azienda del trasporto pubblico fiorentino nel 1981, è stata la prima signora a guidare i bolidi che accompagnano i cittadini da una parte all’altra della città. Era da sola contro o con, dipende dai punti di vista, una massa di colleghi maschi.

LA SUA ESPERIENZA. “Mi sono sempre trovata bene con loro – spiega Lina che oggi lavora negli uffici di viale dei Mille – sono convinta che essere trattata in un modo piuttosto che in un altro dipenda molto da come ognuno di noi si pone nei confronti di chi ha di fronte. Ho capito anche che se lavoravo bene, senza pretendere nessun trattamento diverso solo per il fatto di essere una donna, loro mi rispettavano come si rispetta ogni altro collega”.

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GLI INIZI. Lina ha cominciato per scherzo: era alla ricerca di un lavoro, aveva preso la patente D, “gli amici mi dicevano cosa te ne farai di codesta patente, tanto non ti assumeranno, e invece ho fatto il concorso e mi hanno presa, e ne sono stata ben felice. È un lavoro che ho amato molto, fosse stato per me sarei ancora a bordo di un autobus, peccato che sono stata spostata in ufficio a causa di un problema di salute”.

DISCRIMINAZIONI? “Più che in azienda, le discriminazioni si subivano all’esterno – spiega – una volta, erano appena state assunte delle nuove colleghe, mi ricordo che un signore corse dietro al bus per paura di perderlo. Quando vide me al volante sbottò ‘no no, per carità, una donna? Non salgo, aspetto il prossimo’ e io tra me e me pensai: aspetta, aspetta, tanto su quello che viene dopo c’è un’altra donna!”.

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