martedì, 16 Aprile 2024
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Il “metodo Resseguier” in città

Degenze più corte, maggiore autonomia delle persone in cura, accelerazione delle guarigioni, minor peso sugli operatori sanitari, minori costi possibili per il sistema sanitario e diminuzione del consumo dei farmaci. Questi gli obbiettivi raggiungibili grazie al Metodo Resseguier. Se ne parlerà dal 4 al 6 aprile a Firenze presso il Convitto della Calza a Porta Romana, in occasione del terzo congresso internazionale di IMR Europe.

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Degenze più corte, maggiore autonomia delle persone in cura, accelerazione delle guarigioni, minor peso sugli operatori sanitari, minori costi possibili per il sistema sanitario e diminuzione del consumo dei farmaci. Questi gli obiettivi raggiungibili grazie alle nuove tecniche di umanizzazione e di riabilitazione integrata dei rapporti tra operatore sanitario e paziente, anche in caso di malato terminale, del Metodo Resseguier.

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Il metodo prende il nome dal famoso fisioterapista francese che ha dedicato la sua vita a questo progetto nato agli inizi degli anni Ottanta e ora diffuso in vari Paesi, dall’ Europa al Sud America. Il Metodo Resseguier è stato inserito nei programmi di settore della OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità.

Di queste discipline, che sono ormai seguite da oltre mille operatori nel mondo, si parlerà dal 4 al 6 aprile a Firenze presso il Convitto della Calza a Porta Romana, in occasione del terzo congresso internazionale di IMR Europe, l’Istituto europeo di studio ed insegnamento della riabilitazione integrata secondo il Metodo Resseguier, che ha la sua sede centrale in Svizzera.

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Al dibattito sarà presente lo stesso Jean Paul Resseguier, che parlerà venerdì mattina, all’apertura del congresso, e sabato sul tema “La femminilità: sostegno alla maternità”.

“Il mio metodo – afferma Resseguier – è un insieme strutturato di pratiche che, attingendo a varie discipline. Fra queste la psicologia, la pedagogia, la filosofia e le varie specialità mediche, per arrivare alle pratiche della medicina orientale. Il metodo tende ad instaurare un rapporto tra operatore sanitario e paziente che possa massimizzare, con la approfondita conoscenza del corpo, le possibilità comunicative per ottenere migliori risultati terapeutici. Il tutto rispondendo anche alle crescenti domande di aiuto dei pazienti dovute in parte alla maggiore complessità e specializzazione delle terapie”.

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“Fu proprio Firenze – continua Resseguier – ad ospitare nel 2003 il primo congresso internazionale del nostro IMR Europe e dopo cinque anni di crescita saremo di nuovo qui con oltre trenta relatori da Belgio, Svizzera, Brasile, Francia, oltre ad una forte presenza italiana, che faranno il punto sullo sviluppo del Metodo e le sue crescenti applicazioni”.

Il Congresso andrà anche ad esplorare le esperienze legate al Metodo Resseguier in atto in strutture della sanità pubblica e di temi di forte attualità nella politica sanitaria. Come quelli rivolti verso le donne, tipo l’aborto e la menopausa ma anche la perinatologia (“il pianto e la collera dei neonati” e l’assistenza alla mamme dei prematuri), fino alla problematica dei malati terminali, non trascurando le pratiche umanizzanti in campo educativo e formativo.

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