L’incontro è stato deciso in seguito alle due risoluzioni approvate all’unanimità dal consiglio comunale nel luglio scorso, con le quali “si sollecita il governo, il parlamento e tutte le autorità a vario titolo competenti a provvedere quanto prima al completamento delle procedure necessarie per il trasferimento delle funzioni giudiziarie, attualmente disperse in sedi diverse prevalentemente nel centro storico, e quindi all’accantonamento nel bilancio dello Stato delle risorse a ciò necessarie”.
I consiglieri presenti (Gianni Amunni, Lucia Matteuzzi, Elisabetta Meucci, Michele Morrocchi, Francesco Ricci (Pd), Giovanni Donzelli(An), Bianca Maria Giocoli (Fi), Anna Nocentini (Prc), Nicola Rotondaro (Pdci), il consigliere e deputato di Forza Italia Gabriele Toccafondi) hanno espresso al prefetto “l’unanime volontà delle forze politiche di affrontare e risolvere i problemi connessi con il trasferimento delle funzioni giudiziarie, sia per favorirne il miglior funzionamento in una sede integrata e finalmente adeguata alle esigenze della giustizia che per cogliere tutte le opportunità urbanistiche derivanti dal loro spostamento nel nuovo quartiere di San Donato a Novoli. La ricollocazione delle funzioni di alcuni edifici del centro storico, tra cui l’aula-bunker collocata entro il perimetro dell’ex-carcere di Santa Verdiana oggetto di una delle due risoluzioni che il consiglio comunale vorrebbe destinata a spazi e attrezzature pubbliche per il quartiere di Santa Croce”.
“Ho particolarmente apprezzato la decisa volontà di intervenire su questo tema espressaci oggi dal prefetto – ha commentato il presidente Barbaro – desidero ringraziarlo anche per la sua valutazione positiva circa la concorde volontà delle forze politiche presenti in consiglio comunale per accelerare i tempi del trasferimento delle funzioni giudiziarie a Novoli. E’ mia intenzione valutare con la commissione le ulteriori iniziative utili, anche alla luce delle informazioni ottenute e della disponibilità offertaci oggi dal prefetto De Martino”.
“Come capogruppo di Forza Italia e come avvocato – ha spiegato Bianca Maria Giocoli – conosco bene la vicenda per averla affrontata in questa doppia veste: già dall’82 si parlava della realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia. Le difficoltà riscontrate in questi anni vanno dalle condizioni lavorative pessime, in aule strette, senza aria condizionata ai problemi connessi al fatto di dover lavorare in più sedi dislocate in varie parti della città. Unendomi alle considerazioni del presidente dell’ordine degli avvocati apparse oggi sui giornali, sono convinta della necessità di lavorare insieme, guardando al futuro, per rendere fruibile la struttura”.
“Come avvocato penalista – ha evidenziato il capogruppo del Pdci Nicola Rotondaro – la difficoltà maggiore in questi anni è stato il disagio di doversi muovere in diverse parti della città per raggiungere le varie sedi. Il mio suggerimento è quello di risparmiare le spese per inserire all’interno del Palazzo opere d’arte. Visto che Firenze è così ricca di manufatti artistici sarebbe auspicabile utilizzare opere già presenti in città, al momento ci sono cose più urgenti su cui investire il denaro”.
“E’ apprezzabile la conoscenza e l’impegno del prefetto in merito alla vicenda – ha aggiunto la capogruppo del Prc Anna Nocentini -. Le grandi opere lasciate incompiute sono per i cittadini il segno dell’incapacità politica amministrativa. E’ chiara la debolezza dei ministri della Giustizia che si sono alternati in questi anni che non hanno saputo affrontare il problema. La città già, congestionata su vari fronti, non può continuare a soffrire anche su questo”.
“Condivido il metodo intrapreso dalla commissione – ha sottolineato il consigliere e deputato di Fi-Pdl Gabriele Toccafondi– solo confrontandosi con i vari interlocutori si può risolvere la situazione. È necessaria una verifica costante dei vari passaggi, a livello parlamentare, comunale e un lavoro comune per sbloccare finalmente una vicenda che è diventata paradossale. Da parte mia continuerò a seguire personalmente gli sviluppi della situazione come ho fatto fino ad oggi, sollecitando e interpellando le istituzioni ministeriali”.
“E’ chiaro che esiste una responsabilità precisa del ministero competente – ha affermato la capogruppo di sinistra democratica Anna Soldani -, mi auguro che il sindaco e la giunta solleciteranno chi di dovere affinché la situazione venga risolta rapidamente e contemporaneamente ci si adoperi per realizzare la piazza antistante al Palazzo di Giustizia di competenza del Comune di Firenze”.
Al termine dell’incontro è stata espressa “l’intenzione di una nuova riunione entro l’anno per aggiornare la situazione e valutare le ulteriori iniziative utili”.