giovedì, 25 Aprile 2024
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Immigrazione, a Firenze è sempre più rosa

Su 45.400 stranieri residenti a Firenze, 24mila circa sono donne. Uno scenario affrontato oggi nel seminario dal titolo “Politiche attive per l’immigrazione al femminile: praticare le differenze”, presso l'Educatorio del Fuligno.

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L’incontro, promosso dal Comune e dal Quartiere 1 insieme alla Società della Salute e all’associazione di donne Nosotras, ha visto la partecipazione dell’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi.

“L’immigrazione al femminile a Firenze è un fenomeno percepibile fin dagli anni ’70 – ha esordito l’assessore – con l’arrivo di donne da Capoverde e dalle Filippine, successivamente dall’Albania e la Romania”. Polonia, Ucraina, Filippine, Romania: questi i principali paesi di provenienza.

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Anche i dati dell’ultimo provvedimento governativo in materia di emersione del lavoro sommerso (ovvero la regolarizzazione delle badanti) confermano la forte presenza di donne immigrate: su 131 domande 63 riguardano donne.

“Ma le donne immigrate non sono solo badanti o colf – ha aggiunto l’assessore Saccardi –, ci sono tante ristoratrici o parrucchiere, solo per fare qualche esempio, e non mancano le imprenditrici”.

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E anche loro subiscono le ripercussioni della perdurante crisi economica. “Nel primo bimestre 2009 si è registrato un calo del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A fronte di questa situazione dobbiamo lavorare sulla formazione e sulla creazione di percorsi di autonomia, mettere in campo strumenti per attuare una vera integrazione, dare dignità e lavoro alle persone straniere che vivono a Firenze. Il seminario di oggi va appunto in questa direzione perché le donne rappresentano una grande risorsa per le politiche di inclusione e accoglienza”.

Nel corso del seminario è stato illustrato il progetto “Billan” promosso dal Quartiere 1 e dall’associazione Nosotras che punta a sviluppare processi di empowerment con donne immigrate, praticando la relazione d’aiuto e azioni di contrasto all’esclusione sociale, promuovendo risposte più adeguate ai bisogno di autonomia, di crescita personale, di formazione e di lavoro.

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