sabato, 14 Dicembre 2024
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Imprese edili, nel 2011 evasi due milioni di euro

Proseguono i controlli della Guardia di Finanza contro il fenomeno dell'evasione. Scoperte irregolarità fiscali in 12 imprese edili del fiorentino.

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Dodici imprese edili, operanti nel settore della ristrutturazione del patrimonio edilizio a favore di privati, sono risultate irregolari ai controlli sull’evasione fiscale, condotti dalla Guardia di Finanza di Firenze.

L’OPERAZIONE. L’operazione è stata portata avanti dalle fiamme gialle del comando provinciale di Firenze e rientrava nel progetto pianificato dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma, in ordine a forme di evasione realizzate nel settore edilizio per il quale è prevista una detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

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IMPRESE IRREGOLARI. Durante le operazioni, dieci imprese sono risultate irregolari in quanto hanno omesso di presentare le dichiarazioni dei redditi, risultando quindi evasori totali per un totale di 2 milioni di euro per quanto riguarda le imposte dirette e 205.000 euro di Iva. Inoltre, un imprenditore è stato denunciato per omessa dichiarazione di ricavi. Le imprese che hanno evaso il fisco sono state individuate in tutta la provincia di Firenze di cui 4 a Firenze e una a Lastra a Signa. due ad Empoli e una a Castelfiorentino. Due a Pontassieve e una a Reggello. Infine una a Borgo San Lorenzo e una a Vicchio. Dieci di queste sono risultate evasori totali e una paratotale

DETRAZIONI. I contribuenti hanno la possibilità di detratte dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (I.r.pe.f), il 36% per le spese sostenute fino al 31 dicembre per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio dello Stato. Ma per usufruire di tali detrazioni, i privati devono esibire al fisco la fattura e la copia dei bonifici realizzati a favore dell’impresa che esegue i lavori.

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UN INCROCIO DI DATI. Le fiamme gialle, hanno scoperto la mancata presentazione di dichiarazioni dei redditi da parte delle imprese, grazie all’incrocio dei dati in possesso dal Centro Operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate con quelli riferiti ai bonifici bancari pervenuti attraverso i canali bancari, al Gestore dell’Anagrafe Tributaria.

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