Oggi, 18 giugno, scade il termine per il pagamento della prima rata della nuova imposta sulle abitazioni. Gli sportelli dei Caaf nei giorni scorsi sono presi letteralmente d’assalto.
VIAGGIO NEI CAAF. Ed è lì che siamo andati, telecamera a tracolla, per ascoltare le voci dei cittadini: per capire cosa pensano dell’Imu, e soprattutto quanto ne sanno. Le tappe sono state l’Ufficio regionale Caaf Cgil di via di Novoli, il Caaf dello Spi Cgil Lega Quartiere 5 di piazza Leopoldo e il Caaf dello Spi Cgil Lega Firenze Sud di via Unione Sovietica.
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COME SI CALCOLA. Ma come funziona l’Imu? Per calcolare l’Imu serve la rendita catastale della propria abitazione, che va rivalutata del 5%. Il risultato deve essere moltiplicato per il coefficiente di 160 in caso di abitazioni e pertinenze, 80 in caso di uffici, 55 per fondi commerciali (il coefficiente di moltiplicazione massimo previsto dalla vecchia Ici era pari a 100). Il valore ottenuto è l’importo su cui vanno calcolate le aliquote.
ALIQUOTE A FIRENZE. Per la prima casa il governo ha stabilito un’aliquota base del 4 per mille. I Comuni hanno la facoltà di aumentare o abbassare questo valore fino a un massimo di due punti. A Firenze, sulle prime abitazioni, è stato deciso di mantenere invariata l’aliquota base. Per la seconde abitazioni, il governo ha stabilito un’aliquota base del 7.6 per mille. A Firenze questa aliquota rimane invariata per le case affittate a canone concordato (che tra l’altro si vedranno rimborsare la metà dell’Imu: verseranno solo la quota parte destinata allo Stato, mentre il Comune restituirà la sua ai proprietari). Per le seconde case affittate a canone libero e per i fondi commerciali, a Firenze l’aliquota è stata portata al 9.9 per mille. Per le case sfitte da almeno un anno invece Palazzo Vecchio ha previsto l’aliquota massima, pari al 10.6 per mille. I commercianti insorgono: la Confesercenti calcola che per loro l’Imu arriverà a costare dal 70 al 130% in più rispetto alla vecchia Ici. E c’è chi teme che la nuova imposta sia “scaricata sulle spalle” degli affittuari. Del resto, una recente inchiesta del portale Soloaffitti.it rileva che il 60% dei contratti stipulati da inizio anno ha subito rincari anche se lievi.
DETRAZIONI. Il governo non ha contemplato alcuna detrazione per le seconde case. Gli “sconti” valgono solo sulle abitazioni principali (e su un solo immobile per ogni nucleo familiare). Tutti i proprietari di una prima casa, indipendentemente dal reddito, godranno di una detrazione base di 200 euro. Inoltre si potranno detrarre 50 euro per ciascun figlio con età non superiore ai 26 anni residente nell’abitazione principale fino a un massimo di otto figli (la detrazione massima per i figli è di 400 euro, e in totale, considerando la detrazione base, è di 600 euro).
SCADENZE E PAGAMENTI. I pagamenti si possono rateizzare. Per quanto riguarda la prima casa, nel 2012 l’Imu potrà essere versata in tre diverse rate (si pagherà quindi, in ciascuna tranche, un terzo del totale). La prima scade il 16 giugno (ma il termine ultimo quest’anno slitta al lunedì successivo, il 18). La seconda scade il 17 settembre, la terza il 17 dicembre. Per quanto riguarda le seconde case, si può pagare in due sole tranche: la prima rata scade il 18 giugno, la seconda il 17 dicembre. Si tenga presente che i Comuni fino al 30 settembre e il governo fino al 10 dicembre possono rivedere le aliquote: significa, in pratica, che i cittadini conosceranno definitivamente l’importo da versare per l’Imu 2012 una settimana prima del saldo di dicembre. Il pagamento dell’Imu va effettuato attraverso il modello F24. Se l’Imu proveniente dalle prime case resta di competenza dei Comuni, il gettito proveniente dalle seconde abitazioni deve essere ripartito tra Stato e Comuni. Sul modello F24 in questo caso i cittadini dovranno compilare due diverse righe: una con l’importo che va allo Stato, una con l’importo che rimane al Comune (la quota erariale dello 0.38% è sempre indirizzata allo Stato indipendentemente dalle aliquote applicate dalle amministrazioni comunali).
I MECCANISMI. Eleonora Bianchi dell’Ufficio fiscale regionale Caaf Cgil della Toscana ci aiuta a capire meglio i meccanismi dell’Imu:
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QUANTO SI PAGA OGGI. Facciamo qualche esempio per capire quanto si pagherà di Imu a Firenze. Prendiamo un 5 vani situato a Gavinana con una rendita catastale di 748 euro: nel 2012 pagherà di Imu 303 euro se risulta abitazione principale (detrazione base inclusa), 1333 euro se risulta seconda o terza casa sfitta. Un 4 vani collocato all’Isolotto con una rendita catastale di 309 euro invece se è prima abitazione non deve versare l’Imu per il 2012. L’imposta infatti ammonterebbe a 208 euro. A questa cifra va applicata la detrazione base di 200 euro: resterebbero 8 euro da versare, ma se l’Imu è inferiore ai 12 euro non si paga.
QUANTO SI PAGAVA IERI. In molti casi, per le prime abitazioni, specie in zona censuaria 2 e 3, la nuova imposta municipale unica in linea di massima è meno onerosa rispetto alla vecchia Ici. Per le seconde abitazioni, invece, i rincari ci saranno e in alcuni casi anche molto consistenti. Un’abitazione di 4 vani a Campo di Marte con rendita catastale di 723 euro se è prima casa a giugno pagherà come prima rata Imu 142 euro (senza figli residenti), con l’Ici pagava 172 euro. Se risulta seconda casa, a giugno pagherà una prima rata da 461 euro: con l’Ici ne pagava 265. Un sei vani a Novoli con rendita catastale di 666 euro se è abitazione principale a giugno pagherà una prima rata Imu pari a 123 euro (senza figli residenti), con l’Ici ne pagava 154 euro. Se è seconda casa, a giugno pagherà per la prima rata Imu 425 euro: con l’Ici ne pagava 244.
“SOGGETTI DEBOLI”. Per Fulvio Farnesi, responsabile dell’Ufficio regionale Caaf Cgil della Toscana, “non essendo modulata sul reddito, l’Imu farà sentire il suo peso sui soggetti più deboli, single e pensionati in testa, che non potranno godere delle detrazioni per i figli e dovranno fare i conti con il blocco dell’adeguamento delle pensioni”.
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IL PARERE DEI SINDACATI. Sulle seconde abitazioni tutti pagheranno di più. E anche in questo caso, secondo Farnesi, “si devono sottolineare alcune anomalie: perchè molte case sono vecchi lasciti ed eredità”. Per Farnesi serve rivedere quanto prima il sistema delle rendite catastali: oggi infatti sono modulate sul numero di vani, non sui metri quadrati e questo “potrebbe determinare ingiustizie”. “Un loft di 150 metri – prosegue il responsabile dell’Ufficio regionale Caaf Cgil – con grande probabilità pagherà di Imu meno di un 4 vani di 70 metri quadrati”. Di “patrimoniale monca” a proposito dell’Imu parla Andrea Brunetti, segretario dello Spi Cgil Lega Quartiere 5. “L’imposta non prevede agevolazioni per situazioni di disagio economico e sociali – spiega – in particolare per gli anziani e i disabili”. Tra le “storture” della nuova imposta, Brunetti sottolinea l’esenzione dal pagamento dell’Imu delle Fondazioni bancarie. L’unica vittoria, l’accordo raggiunto con Palazzo Vecchio riguardo agli anziani residenti in Rsa: sulla loro abitazione pagheranno l’Imu prima casa e non seconda, a meno che non l’abbiano data in affitto. Preoccupata per le ripercussioni che l’Imu avrà sulle famiglie anche Marta Metti, segretaria dello Spi Cgil Lega Firenze Sud. Per lei il vero sbaglio fu “abolire la vecchia Ici, una mossa elettorale del governo precedente”. “Adesso, l’imposta sulla casa sarà più onerosa e graverà fortemente – teme Metti – su pensionati e lavoratori dipendenti”.
IL VADEMECUM DEL MINISTERO. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha divulgato una circolare con tutte le informazioni sull’Imu. Nel vademecum è riportato chi deve pagare e quanto, le detrazioni, tutte le modalità di pagamento e casi pratici per calcolare l’imposta e compilare il modello F24. La circolare può essere scaricata dal sito web del Tesoro.
LA PROTESTA DEI SINDACI. In piazza contro l’Imu i sindaci di tutta Italia con la grande mobilitazione nazionale in programma il 24 maggio a Venezia. L’Anci chiede che le regole dell’imposta vengano riviste, che la quota statale sia separata da quella municipale in modo che l’Imu risulti più leggera. Nei giorni scorsi, approvato in Consiglio comunale a Firenze il regolamento Imu 2012, anche l’assessore al bilancio Claudio Fantoni si è scagliato contro “l’uso improprio che il governo sta facendo dell’Imu costringendo i sindaci a diventare gabellieri”. Con la vecchia Ici Palazzo Vecchio incassava dai cittadini 90 milioni più un trasferimento compensativo da 47 milioni. Oggi i contribuenti fiorentini verseranno 233 milioni (100 in più), ma “73 di questi andranno allo Stato e a Palazzo Vecchio resteranno solo 23 milioni in più”, spiega Fantoni.
La storia. ”Io, pensionato ‘ricco’, non ce la faccio a pagare l’Imu”