sabato, 27 Aprile 2024
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In 1.500 per la lezione non stop

Si è conclusa stamani la "lezione-maratona" di 24 ore (iniziata ieri mattina alle 8.30 al dipartimento di matematica "Ulisse Dini" di viale Morgagni) organizzata da alcuni studenti universitari per protestare contro i tagli previsti dalla legge 133. Intanto, i giovani di Forza Italiadistribuiscono cartoline per "tornare a studiare".

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Da una parte i 1.500 studenti che hanno passato una notte in bianco seguendo lezioni non stop per 24 ore, dall’altra le 10mila cartoline indirizzate al rettore Marinelli per dire Anch’io non voglio le occupazioni, voglio studiare!”. E’ un’università a due facce – ma comunque in fermento – quella fiorentina in questi giorni, dove a scioperi e occupazioni si sono sommate da una parte la lezione di 24 ore di protesta, e dall’altra le iniziative di chi vuol tornare a studiare.

Erano infatti almeno 1500 gli studenti hanno partecipato alla maratona di 24 ore di lezioni non stop che si è conclusa stamattina. In cattedra si sono alternati professori che hanno affrontato diversi temi: la partecipazione è stata così alta che, oltre all’aula prevista inizialmente per la maratona, è stata necessaria anche un’altra aula collegata in videoconferenza. Numerosi anche coloro che hanno seguito le lezioni in streaming su internet. E, al termine delle lezioni, ben 1.200 tazzine di caffè gratis per tutti.

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C’è poi chi vuol tornare a fare lezioni, ma quelle “normali”. Da oggi, i giovani di Forza Italia distribuiranno, nelle facoltà dell’università di Firenze, 10mila cartoline indirizzate al rettore Augusto Marinelli, con la scritta “Anch’io non voglio le occupazioni, voglio studiare!”. Le cartoline, spiegano i giovani di Forza Italia, saranno distribuite tra gli studenti dell’università fiorentina, per poi essere spedite al rettore. Con una richiesta: quella di poter studiare e seguire regolarmente le lezioni.

Ma le proteste degli studenti toscani non riguardano solo Firenze. A Viareggio, infatti, un gruppo di studenti, partito in corteo da piazza Mazzini, ha occupato per alcuni minuti i binari della stazione ferroviaria, non causando comunque problemi al transito dei treni.

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