mercoledì, 8 Maggio 2024
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In arrivo benzinai ”low cost” nei supermercati della Toscana

Nelle prossime settimane verrà firmato un protocollo d'intesa tra Regione, Federdistribuzione, l’Accdt - l’associazione delle Coop - e la Conad, ovvero le sigle di riferimento della grande distribuzione nella regione che porteranno in Toscana, più ''pompe bianche'' ovvero quelle no logo e in genere low cost.

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Più spazi e meno paletti per le ”pompe bianche” ovvero le stazioni di servizio no logo e in genere low cost. Questo sarà possibile grazie all’intesa che la Regione firmerà nelle prossime settimane con Federdistribuzione, l’Accdt – l’associazione delle Coop – e la Conad, ovvero le sigle di riferimento della grande distribuzione nella regione.

”POMPE BIANCHE”. Le ”pompe bianche” sono quelle stazioni di servizio non collegate alle marche tradizionali delle grandi compagnie petrolifere. Sono no logo e, generalmente, low cost. All’estero ce ne sono molte, spesso all’interno dei grandi centri commerciali o discount alimentari. In Italia non sarebbero più del 5%. In Toscana se ne contano 39, di cui 4 gestite dalla grande distribuzione – una dalla Conad e tre da Carrefour – su un totale di 1.565. L’intesa arriva insieme alle liberalizzazioni nazionali e, approfittando del momento, gli enti coinvolti puntano a far crescere questa attività con l’obbiettivo di ridurre i costi del carburante ai consumatori.

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LIBERALIZZAZIONI. “Questa decisione – ha detto il presidente Enrico Rossi presentando alla stampa il provvedimento – sposa e accelera il processo di liberalizzazione del mercato dei carburanti a tutto vantaggio dei cittadini. Ho scritto al capo del governo Monti e al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani una lettera in cui chiedo di spingere sul terreno della liberalizzazione della rete distributiva. Per farlo chiediamo una modifica del decreto “Cresci Italia” per consentire a tutti i gestori di distributori di poter acquistare i carburanti sul libero mercato per almeno il 50% di quanto erogato l’anno precedente, in modo da poter favorire lo sviluppo della concorrenza e attraverso questa ridurre i prezzi agli automobilisti”.

UN’ACCORDO SEMPLICE. L’accordo è semplice. La Regione si impegna a modificare in tempi brevi il Codice del commercio del 2005, in modo che i nuovi impianti possano essere aperti anche se privi, ad esempio, della pompa del metano e di altri carburanti. Le stazioni di servizio potranno essere aperte 24 ore su 24 e, insieme a benzina e gasolio, potranno vendere anche giornali, tabacchi o altri beni. La Toscana si impegnerà anche a semplificare la burocrazia e i passaggi amministrativi che sono necessari per l’apertura di un nuovo impianto nei centri commerciali.

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I FIRMATARI. In base al protocollo, i firmatari si impegnano ad aprire nuove stazioni nei loro punti vendita, con due clausole. La prima riguarda i prezzi dei carburanti che dovranno rimanere contenuti, con un abbattimento di almeno 10 centesimi al litro rispetto al prezzo medio di mercato. La seconda ha a che fare con il personale. Nel caso in cui il nuovo impianto porti alla chiusura di altre stazioni di servizio nel raggio di 15 chilometri, chi l’ha aperto si impegna a dare la priorità, tra le nuove assunzioni, a chi nei tre anni precedenti, ha lavorato come benzinaio o in attività commesse, dal lavaggio auto al bar aperto all’interno.

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