L’ispirazione è venuta dagli Stati Uniti, dove chi lascia a casa i motori e si reca al lavoro pedalando, si trova 20 dollari esentasse a fine busta paga.
Erasmo D’Angelis, presidente della commissione ambiente, ha esortato quindi i comuni del territorio a costruire delle piste ciclabili che si rispettino, a incrementare il servizio di bike sharing, a incrementare le rastrelliere e costruire un sito con i nomi dei riparatori di bici.
In Toscana si contano dieci milioni di spostamenti al giorno, di cui un milione in bicicletta, ma sono in 700mila quelli che farebbero volentieri a meno di infilarsi nel traffico tutte le mattine. Oltretutto il 15% dei pendolari usa l’auto anche per spostamenti di meno di un chilometro, il 27% per quelli da 2 a 5 chiometri, il 24% per quelli da 6 a 190 chilometri.
“Studieremo una misura – spiega il presidente della commissione ambiente – che prenda spunto dai bonus che già diamo agli abbonamenti per il treno o il bus“.
“Qualcosa si è fatto in Toscana – dice D´Angelis – Siamo arrivati a 400 chilometri di piste ciclabili e altre 500 sono progettate. Ma se si va a vedere di che tipo di piste si tratta, si scopre che servono solo per lo svago e non sono tali da portarti da casa a scuola, al lavoro, all´ospedale, al centro commerciale”.