martedì, 3 Dicembre 2024
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Inaugurata la sala palco della Loggia del Porcellino

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L’inaugurazione del grande spazio cinquecentesco (circa 400 metri quadri) sotto il tetto della Loggia e dal quale si gode una bellissima vista della città dall’unica finestra incastonata sui tetti, è avvenuta stamani. Al taglio del nastro era presente l’assessore alla cultura di palazzo vecchio che ha consegnato le chiavi del sotto tetto al presidente del Comitato del mercato Domenico Pugi Delli e alla vice presidente Franca Sbragi.

 

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La proposta di dare lo spazio in comodato all’associazione del Porcellino è partita dall’assessore alla cultura del Comune dopo l’avvio dei lavori del restauro della Loggia realizzato dal Servizio Belle Arti.

“ E’ uno dei posti più affascinanti – ha detto l’assessore alla cultura- e sconosciuti di Firenze anche per la difficoltà di accesso che è acconsentita solo da scale ripide che posizionate a chiocciola consentono la salita dalle colonne della Loggia dell’Ammannati”.

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Circa 5 anni fa la Direzione Belle Arti del Comune ha realizzato il consolidamento del solaio della Loggia e quindi il risanamento della Sala del palco che ha un’altezza di circa 3 metri nei punti centrali e una larghezza pari all’ampiezza del mercato. Il restauro di tutta la Loggia del Mercato Nuovo è costata circa 1milione e 600mila euro ed è avvenuto in più lotti.

I lavori per la sistemazione di tutto il sotto tetto sono costati circa 200mila euro, mentre le spese di illuminazione sono a carico dell’associazione del Porcellino “Il Comitato del porcellino – ha spiegato l’assessore alla cultura- potrà così svolgere riunioni interne e favorire l’accesso dei cittadini che lo desiderano in numero non superiore a 20 persone per volta e naturalmente accompagnate” In questo modo si garantisce una migliore custodia dell’ambiente e una maggiore conoscibilità di uno degli angoli più affascinanti della Firenze tardo cinquecentesca progettato e realizzato da Bartolomeo Ammannati. Il Comune per molti anni ha utilizzato l’ambiente come magazzini di deposito e l’assessore alla cultura ne ha disposto l’utilizzo da parte del Comitato per favorirne la riqualificazione e la fruizione da parte della città”.

 

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