venerdì, 13 Dicembre 2024
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Inchiesta Quadra, tutto regolare per Palazzo Vecchio

Chiusa con un parere favorevole unanime l'indagine interna avviata lo scorso autunno sullo scandalo Quadra. La commissione comunale incaricata ha esaminato 18 pratiche edilizie, senza riscontrare alcuna irregolarità nelle procedure. Ma l'opposizione non ci sta e per l'occasione riporta a Palazzo Vecchio anche Giovanni Donzelli.

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A tirare le fila dei lavori il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi e la presidente della commissione urbanistica Elisabetta Meucci oggi in consiglio.

“Si tratta di una legittimità – ha spiegato Meucci – rispetto alle vecchie norme e che con l’attuale piano strutturale verranno ulteriormente modificate, cosa che è emersa chiaramente anche durante l’indagine della commissione la cui attivazione riguarda anche la valutazione delle opportune modifiche della vigente normativa di livello comunale in materia di urbanistica ed edilizia”.

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La normativa, risalente al 1998, aveva già subito modifiche rilevanti nel 2003 e 2007, quando il piano strutturale della precedente Giunta prevedeva un premio per la traslocazione dei progetti. La relazione presentata oggi in consiglio comunale (e che contiene alcune integrazioni del Gruppo Spini e di perUnaltracittà) analizza per ognuno dei 18 interventi edilizi esaminati la storia e le criticità della pratica. Confermando la legittimità procedurale.

Di parere diametralmente opposto il gruppo Pdl in Palazzo Vecchio, capitanato da Giovanni Galli.In 13 dei 18 interventi edilizi che sono passati al vaglio della commissione urbanistica – sottolinea Galli – abbiamo riscontrato irregolarità. Spetta naturalmente alla magistratura stabilire se sono stati commessi reati o meno. Dal nostro punto di vista, però, queste irregolarità ci lasciano perplessi”.

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“E’ anzitutto emerso il conflitto di interessi tra Alberto Formigli, allora socio della Quadra ma soprattutto capogruppo del Pd in consiglio comunale e presidente della commissione urbanistica – rincara Giovanni Donzelli, attualmente consigliere regionale, ma responsabile all’epoca dello scoppio del caso Quadra in Comune – alcune delle delibere poi approvate dall’assemblea contenevano documenti, essenziali e in quanto tali parte integrante delle delibere stesse, elaborati dalla stessa società quando era ancora socio: Formigli si sarebbe dovuto astenere ma non lo ha fatto”.

“In commissione, vista anche quanto accertato dalla procura – aggiunge Donzelli – avevamo chiesto di bloccare il cantiere in via Cardorna. La nostra richiesta è stata bocciata ma non ci siamo arresi”.

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“Quanto al centro di rottamazione del Ferrale – conclude il consigliere regionale – ora che l’iter della commissione urbanistica è terminato e che gli atti non sono più coperti dal segreto i cittadini hanno sessanta giorni di tempo per presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale”.

Fra le pratiche via Accolti, via della Torre, viale Cadorna, via Silvani, via Buondelmonti, viale Gramsci e, appunto, il Ferrale.

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