venerdì, 19 Aprile 2024
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Inquinamento: “green flash mob” di Legambiente in piazza Beccaria

Firenze è ufficialmente la città più inquinata d'Italia per quanto riguarda il biossido d'azoto, manifestazione di Legambiente in città.

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Inquinamento, manifestazione in città.

BIOSSIDO D’AZOTO. “Nelle sole prime due settimane del 2013 a Firenze è stato sforato il limite delle polveri sottili già 11 volte. E il capoluogo toscano durante il 2012 è stata la città più inquinata d’Italia per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2)”: per questo Legambiente Toscana ha organizzato un “green flash mob” in piazza Beccaria a Firenze, nell’ambito della giornata nazionale intitolata “Mal’Aria 2013”, dove i manifestanti si sono posti al centro della piazza soffiando tutti contemporaneamente dentro bolle di sapone macchiate di fumo nero e smog per ricordare ai passanti “le tante nocività a cui sono sottoposti ogni giorno migliaia di persone”.

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FERRUZZA. “La Comunità Europea ha sancito il 2013 come l’anno europeo della qualità dell’aria ma nonostante tutto l’emergenza smog è una realtà quotidiana – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – Lo confermano i dati del dossier Mal’Aria, che rileva in particolare come anche il nuovo anno si sia aperto con una conferma eclatante degli elevati livelli di PM10 nell’aria delle città capoluogo della Toscana. A far scattare l’emergenza smog durante i mesi invernali sono sempre le polveri fini, ovvero il PM10 e il PM2,5 . Nel 2012 sono stati dunque tre i capoluoghi di provincia toscani (Firenze, Lucca e Prato) che hanno maggiormente superato il bonus di 35 giorni previsti per legge secondo la classifica di Legambiente. Nel redigere questa classifica si è presa come riferimento la centralina peggiore, ovvero che ha registrato il maggior numero di superamenti nel corso dell’anno”.

INQUINAMENTO ACUSTICO. Migliore si presenta la situazione toscana per quanto riguarda l’inquinamento acustico. Secondo il quadro fatto da ISPRA 2011, tra le uniche regioni che sono quasi completamente in regola si conferma la Toscana, con 270 comuni su 287 che hanno approvato il piano di classificazione acustica. Uno studio commissionato dal Ministero dell’Ambiente olandese all’istituto di ricerca indipendente TNO mette in risalto che l’inquinamento acustico prodotto dal traffico causa danni al 44% della popolazione UE e costa 326 miliardi alla sanità comunitaria. I danni provocati vanno dall’aumento della pressione fino ai problemi cardiaci, dall’ipertensione all’insonnia. Nonostante la crescente consapevolezza degli effetti altamente dannosi che genera l’esposizione al rumore sono ancora sporadiche le campagne di monitoraggio. Dal rapporto “Indicatori Ambientali Urbani” dell’ISTAT è emerso che nel 2011 tra i pochi comuni italiani che hanno effettuato il maggior numero di monitoraggi sull’inquinamento acustico c’è anche Firenze  e che in questi comuni durante le campagne di monitoraggio si è verificato almeno un superamento dei limiti in ognuna delle campagne effettuate.

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