Il Sindaco dell’Isola del Giglio ha chiesto che sia rivista l’ordinanza con cui l’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano, ha fissato le zone interdette alla balneazione, navigazione e sosta. L’area interessata è in prossimità del relitto della Concordia.
DIVIETO DI BALNEAZIONE. L’autorità marittima di Porto Santo Stefano, nei giorni scorsi, ha comunicato che nello specchio d’acqua intorno alla Concordia e all’Isolotto delle Scole è vietata la navigazione, la sosta e la balneazione. L’interdizione resterà in vigore fino al termine dell’emergenza. La zona interessata è quella della Cala del Lazzaretto, Cala di Mezzo e l’area prospiciente il bacino portuale lasciando però esclusa la spiaggetta dello Scalettino ed un piccolo rettangolo intorno all’area de Le Scole.
IL SINDACO. In seguito a questa ordinanza, il Comune dell’Isola del Giglio, ha chiesto al procuratore capo Francesco Verusio che sia modificata o revocata l’interdizione della zona di mare in prossima della Concordia. ”Nell’area interessata – dice il sindaco – ci sono punti di attrazione e interesse turistico di notevole valore”, queste le motivazioni del sindaco.
LA SCATOLA NERA. Venerdì scorso, le memorie digitali della scatola nera sono state duplicate dai periti del gip di Grosseto. Le operazioni si avvalgono del supporto tecnico del gruppo antifrodi telematiche (Gat) della Guardia di Finanza di Roma e fanno parte dell’udienza in corso per l’incidente probatorio sulla scatola nera i cui contenuti verranno trasferiti a Roma per essere analizzati presso l’agenzia nazionale della sicurezza del volo. La scatola verrà decriptata il 27 marzo in una stanza ”elettrostaticamente libera”, in modo da non recare danni alle registrazioni delle ultime 12 ore di navigazione. Inoltre, il Gat della Guardia di finanza ha effettuato la copia di un computer per la navigazione di bordo, mentre gli altri hard disk sotto sequestro saranno copiati nei prossimi giorni.
DEFUELING. Mancano poche centinaia di metri cubi di carburante da rimuovere dagli ultimi serbatoi situati nella sala macchine della Costa Concordia. Ma il cattivo tempo dei giorni scorsi, ne ha impedito il recupero. Il maltempo ha impedito anche il monitoraggio dei movimenti dello scafo e l’immersione dei robot utilizzati per monitorare la zona d’impatto.