Grazie alle condizioni meteo favorevoli, è scattata ieri la pulizia dei fondali intorno al relitto della Concordia. Nel frattempo, in Texas, è stata sequestrata per qualche ora la Carnival Triumph a seguito delle richieste del legale di una vittima del naufragio.
I FONDALI. E’ scattata la pulizia dei fondali attorno al relitto della Concordia. Le operazioni previste dalla fase ”caretaking”, sono partite grazie alle buone condizioni del meteo. Le attività di pulizia saranno utili a liberare il fondale dai materiali e dagli oggetti usciti dalla nave. I tecnici delle società Smit e Neri hanno prelevato una prima parte dei materiali che, in attesa di raggiungere il porto di Talamone per il successivo trasferimento al sito di stoccaggio temporaneo, sono stati caricati all’interno del motopontone Marzocco. Le operazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni, salvo un cambiamento climatico.
LE RICERCHE. Si attendono ancora i risultati del test del Dna. I cinque corpi recuperati lo scorso 26 marzo saranno identificati entro la prossima settimana. Le identificazioni saranno utili per la localizzazione degli ultimi due dispersi. La Guardia Costiera ha inoltre approfondito l’ispezione degli interstizi tra roccia e scafo non raggiunti dal Rov. Le parti sono state ispezionate con telecamera ad alta definizione. Al momento le ricerche non hanno avuto esiti positivi.
IL SEQUESTRO. E nel frattempo, dall’altra parte del mondo, è stata sequestrata dalle autorità giudiziarie americane in Texas, la Carnival Triumph, a seguito della richiesta del legale di una delle vittime della Concordia (controllata dalla società Carnival). La notizia è stata dato dallo studio dell’avvocato John Arthur Eaves, che difende i familiari di Siglinde Stumpf, la turista tedesca morta al Giglio. La nave, al momento del sequestro, era ferma nel porto di Galveston con 2.700 persone a bordo ed era pronta a partire per una crociera di cinque giorni in Messico. Nella tarda serata di ieri, a seguito di un accordo raggiunto tra Eaves e i legali della Carnival, la nave è stata dissequestrata
CAUZIONE. In base alla decisione presa dal giudice texano, la Carnival avrebbe dovuto versare una cauzione di dieci milioni di dollari a garanzia del risarcimento per la vittima della Concordia. In seguito però, tra le parti è stato raggiunto un accordo confidenziale e la cifra è stata abbassata. La nave è quindi potuta salpare dal porto texano.